La climatizzazione nei Centri Dialisi

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new aprile 2006 - ospedale di Desio realizzato il centro dialisi climatizzato con le "Pareti Radianti"

IL PUNTO

Secondo una definizione largamente adottata si intende per stato di benessere ambientale l'atteggiamento mentale di completa soddisfazione per l'ambiente entro il quale si opera.

Il presupposto del benessere ambientale è che un insieme di grandezze fisiche riferite all'ambiente assumano valori opportuni.

Gli impianti di climatizzazione per il benessere hanno proprio lo scopo di controllare opportunamente i valori di alcune di queste grandezze all'interno dell'ambiente costruito: innanzitutto quelle da cui dipende il benessere termico degli individui (temperatura, eventualmente umidità e velocità dell'aria nella zona occupata, ed almeno in alcuni casi la temperatura radiante); poi possono controllare la ventilazione degli ambienti, dalla quale dipende il mantenimento di condizioni di igiene ambientale oltre che la diluizione di odori molesti (in sostanza la "qualità dell'aria"). Dal funzionamento dell'impianto di climatizzazione non dovrà inoltre conseguire una rumorosità ambientale od esterna che possa costituire disturbo.

Valori opportuni di questi parametri costituiscono dunque condizioni di progetto degli impianti di climatizzazione per il benessere. (tratto dal sito www.edilportale.com)

 

La Regione Lazio nel 1995 si pose il problema della climatizzazione nei centri dialisi con la Delibera della Giunta Regionale del Lazio 14 marzo 1995, n. 1650 - "Criteri/requisiti per l’esercizio della terapia dialitica in regime ambulatoriale. Centri dialisi."- recita: "Condizionamento: l’impianto di condizionamento centralizzato deve essere tale da garantire a seconda della stagione una temperatura durante la seduta dialitica compresa tra 20 e 26 Centigradi ed una percentuale di umidità compresa tra il 40 ed il 60 per cento."

 

Questa deliberazione è stata aggiornata nel 2006 con la Delibera di Giunta Regionale 14 luglio 2006, n. 424 "Legge regionale 3 marzo 2003 n. 4. Requisiti minimi per il rilascio delle autorizzazioni all'esercizio di attività sanitarie per strutture sanitarie e socio sanitarie." che recita: "Le stanze di dialisi sono dotate di climatizzazione dell'aria in grado di garantire una temperatura tra 20 e 26 °C ed umidità compresa tra 40 e 60%; è comunque consigliabile una temperatura non inferiore di 6/7 °C rispetto alla temperatura esterna.

 

Le indicazioni sembrano semplici e chiare; gli ingegneri progettisti non dovrebbero avere difficoltà a realizzare impianti che rispettino queste due caratteristiche. Di fatto, gli impianti di climatizzazione, realizzati durante questi anni di applicazione della prima delibera, non risultano quasi mai conformi a quanto previsto dalla norma. Questi gli errori che, di solito, si incorre:

* Bocchette di aerazione (dove esce l'aria a pressione) poste sui letti di dialisi;

* Bocchette inadatte per gli ambienti;

* Pressione di uscita dell'aria fredda troppo alta;

* Mancanza di termostati ambiente e termometri nelle stanze;

* Impianto mal collegato ad altri impianti della struttura sanitaria;

* Differenza di temperatura all'interno dello stesso ambiente o stanze contigue.

Quando si verificano lamentele da parte dei pazienti, spesso, l'associazione chiede spiegazioni. La prima risposta che ci sentiamo dare è " ... c'è sempre qualcosa di cui lagnarsi ..." oppure "... c'è chi ha sempre freddo e chi ha sempre caldo..." Ora, concesso che ognuno ha una diversa percezione della temperatura dell'ambiente dove si trova, c'è da dire che i progettisti degli impianti dovrebbero capire che in un centro dialisi, chi vi si reca si trova a restare sdraiato su un letto per oltre 4 ore, che durante la dialisi si può leggere, dormire, o si possono avere problemi clinici che danno una diversa percezione della temperatura ambientale.

 

Partendo da queste osservazioni:

 

abbiamo scritto senza avere risposta alla società italiana di nefrologia ed ad alcune associazioni di installatori di impianti chiedendo se il problema era stato, in qualche misura da loro affrontato;

 

abbiamo verificato nella normativa di altre regioni, per cercare se i punti illustrati nelle DGR 1650/95 e 424/2006 già citate, erano meglio indicati, anche qui senza risultati, tutte le norme regionali in materia per l’autorizzazione all’esercizio dei centri dialisi sono meno specifiche della norma della Regione Lazio;

 

abbiamo cercato nel decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio 1997 “Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private”, dove abbiamo trovato i requisiti previsti per “la climatizzazione nel reparto operatorio, punto nascita, rianimazione e terapia intensiva, medicina nucleare, servizio di sterilizzazione, servizio di disinfezione, servizio mortuario, ma nulla per quanto riguarda i centri di emodialisi.

Abbiamo, però, trovato nei documenti dei lavori preparatori del Decreto, la parte relativa alla scheda tecnica per la climatizzazione in sala dialisi, tale documento  non è stato  pubblicato, come non sono state pubblicate altre schede tecniche.

Caratteristiche microclimatiche

Temperatura invernale/estiva 20° C 26° C

Umidità relativa 40% - 60%

Velocità dell’aria 0,5 - 0,15 m/s

Numero ricambi aria/ora 6v/h (di cui almeno 2 di aria esterna)

Pressione positiva per le sale dialisi

Classe di purezza: filtrazione ad alta efficienza con filtri aventi campo di efficienza 60-95%

 

ci siamo rivolti al perito industriale Luigi Ruspi CTU del tribunale di Frosinone, che cortesemente ci ha inviato il seguente documento:

Oggetto: CLIMATIZZAZIONE LOCALI USO MEDICO SALE PER DIALISI

DATI PROGETTUALI.

 

PREMESSA:

I dati progettuali di seguito riportati sono conformi alle norme UNI 10339 edizione giugno 1995, essi rappresentano i requisiti minimi per la realizzazione di impianti aeraulici a fini di benessere, per ambienti particolari come le sale per dialisi, possono essere assunti dati progettuali più severi a quanto riportato nelle norme.

 

1. QUALITA’ E MOVIMENTO DELL’ARIA

1.1. per gli ambienti di questa categoria non è ammesso utilizzare area di ricircolo.

1.2 l’immissione di aria esterna deve essere minimo pari a 39,60 mc/h per persona.

1.3 la filtrazione minima convenzionale dell’aria deve avvenire tramite impiego di filtri ad alta efficienza (M+A – prospetto III UNI 10339)

1.4 la velocità dell’aria nel volume convenzionalmente occupato dovrà essere:

in riscaldamento da 0,005 a 0,10 m/sec

in raffreddamento da 0,05 a 0,15 m/sec

Nei locali di stazionamento possono essere istallate griglie di estrazione, purché la loro ubicazione sia più lontana possibile dai luoghi di normale permanenza delle persone.

In questi casi è tollerata una velocità massima di 0,30 m/sec in corrispondenza della superficie luogo dei punti distanti m 0,60 dal perimetro della griglia.

Deve essere comunque verificata la compatibilità fra la velocità frontale nella griglia e le condizioni di rumorosità richieste nell’ambiente.

1.5 la rete di distribuzione dell’aria deve essere realizzata con materiali incombustibili, la superficie interna dei canali deve essere levigata e possibilmente lavabile.

 

2 CONDIZIONI TERMICHE ED IDROMETRICHE

2.1 stagione invernale

temperatura bulbo secco 20-22° C (a discrezione dei presenti)

Umidità relativa 34 – 45%

2.2 stagione estiva

temperatura bulbo secco 26° C (a discrezione dei presenti)

Umidità relativa 50 – 60%

 

3 LIVELLO DEI RUMORI PRODOTTI DAL FUNZIONAMENTO DELL’IMPIANTO

3.1 in ogni ambiente condizionato il livello sonoro durante il funzionamento dell’impianto non deve superare di 3 dB il livello di fondo esistente nel punto di misura quando l’impianto è fermo.

Queste condizioni devono essere verificate in più punti dell’ambiente, distribuiti in particolare nelle zone ove sono normalmente presenti le persone.

Nel caso che il livello acustico di fondo ad impianto fermo sia minore di 30dB il livello di rumore ad impianto funzionante può raggiungere 33dB.

In caso di ambienti ospedalieri possono essere stabilite condizioni di progetto più severe.

 

4 REGOLAZIONE AUTOMATICA

deve essere prevista una regolazione automatica atta a mantenere i valori delle grandezze assunte in fase progettuale entro le tolleranze stabilite:

sui valori di temperatura +/- 1° C

sui valori di umidità +/- 5%.

 

Abbiamo tratto  dal "GRUPPO DI STUDIO PER LA SICUREZZA IN ANESTESIA E TERAPIA INTENSIVA- RACCOMANDAZIONI RELATIVE ALLE CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELLE UNITA' DI TERAPIA INTENSIVA", che possiamo ritenere per caratteristiche ambientali paragonabili ad una sala di dialisi.

4.3.2 Impianto di climatizzazione

L' impianto di climatizzazione deve consentire (ISO 7730; C.M. n. 13011- 22/11/74):

la regolazione della temperatura ambientale tra 17 e 26 °C

la regolazione della umidità relativa tra 40% e 60%

un minimo di 4 ricambi per ora negli ambienti esterni alle degenze e di 10 per le zone dei materiali sporchi (anche a ricircolo parziale);

12 ricambi orari a tutt' aria esterna devono invece essere previsti per la eventuale sala operatoria .

E' opportuna la presenza di strumenti atti a rilevare le condizioni ambientali.

 

Possiamo affermare che nella sua semplicità la normativa della Regione Lazio, sono riportati i dati tecnici adatti per le sale di dialisi. E’ ragionevolmente, quindi, pensare che se l’impianto non da la soddisfazione prevista sia per gli operatori, ma soprattutto per quanti nei centri dialisi effettuano la terapia, esiste un problema di corretta progettazione o realizzazione.

In conclusione il problema non è stato di certo completamente affrontato, e considerato che, almeno dalla nostra ricerca, non esistono studi specifici, la pagina è a disposizione di medici, ingegneri, installatori che possono aggiungere i loro studi o le esperienze maturate

assreni@tiscali.it

in allegato rimettiamo il documento

CONDIZIONI DI PROGETTO NEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE

in formato pdf, che ci è sembrato interessante, tratto dal sito www.edilportale.com

 


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