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18 DICEMBRE 2012: ROMA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI ADDOLORATA, CONTINUA LO SMANTELLAMENTO DELLA NEFROLOGIA E DIALISI, CHIUSA DEFINITIVAMENTE LA SALA DEL PRIMO PIANO, DALL'INIZIO DELL'ANNO ATTIVITA' AMBULATORIALE DI EMODIALISI RIDOTTA DEL 50%

 

La palazzina della nefrologia e dialisi dell'osp San Giovanni

Continua lo smantellamento della nefrologia e dialisi nell'Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma, ora si è definitivamente chiusa la sala B del primo piano, si è passati quindi dai 18 posti dialisi di inzio anno ai  9 della sala rimasta attiva con una riduzione netta del 50%, si è inoltre chiuso l'accesso tramite CAP all'ambulatorio di nefrologia che resta attivo solo per le persone già in cura. Un altro brutto colpo alla nefrologia pubblica laziale, ed il futuro non promette niente di buono. L'associazione scrive ai vertici aziendali.

(la lettera inviata dall'Associazione )

 

Aggiornamento 21 dicembre 2012:

L'articolo intervista di Repubblica di Sara Grattoggi provocato dalla chiusura del turno di emodialisi ambulatoriale dell'ospedale San Giovanni, dove oltre all'allarme delle associazioni sulla chiusura dell’emodialisi ambulatoriale pubblica nella Regione, si riprende l'allarme lanciato dalla Società Italiana di Nefrologia nei giorni scorsi, riportato da Adnkronos Salute.

(l'articolo di Repubblica con l'Adnkronos Salute )

 

Aggiornamento 22 dicembre 2012:

Gemma Azuni Consigliere di Roma Capitale torna sulla chiusura del turno di emodialisi ambulatoriale dell’ospedale San Giovanni e riassume la situazione regionale

In un momento di grossa crisi della sanità del Lazio in cui si cerca di azzerare le offerte ai bisogni di salute dei cittadini senza valutare che gli sprechi sono ben altri da quelli della sanità. Ora tocca all’ospedale San Giovanni Addolorata, come si paventava da alcune settimane, è stata chiusa una sala dialisi del turno pomeridiano, problema nato dal pensionamento del personale non sostituito. A Roma le persone malate di reni si vedono chiudere i servizi giorno dopo giorno:

- all’ospedale San Camillo Forlanini è stato chiuso il turno notturno, inoltre è a rischio di chiusura l’intera struttura dove è ubicato il centro emodialisi;

- allo Spallanzani il centro è stato ridimensionato a poco più di 20 persone assistite e parte del personale trasferito;

- al S Spirito è stato chiuso un turno pomeridiano di emodialisi;

- all’Ospedale Anzio è stato chiuso un turno pomeridiano di dialisi per mancanza di infermieri;

- all’Ospedale Colleferro è stato chiuso il turno notturno di dialisi per mancanza di infermieri.

Un elenco inesauribile purtroppo come i malati che stanno rimanendo senza assistenza.

 

16 DICEMBRE 2012: STRISCIA LA NOTIZIA TORNA SUL CENTRO DIALISI DEL VALMONTONE HOSPITAL, L'AMARA SORPRESA DEL SUO DEFINITIVO SMANTELLAMENTO

 

Dopo circa un anno dal primo servizio quando fu documentato che il centro inaugurato due volte era ancora li ad aspettare di essere attivato, il 14 novembre scorso Jimmy Ghione è tornato al Velmontone Hospital con la presenza dell'associazione e di alcuni familiari di persone che per poter eseguire l'emodialisi ambulatoriale viaggiano per i paesi vicini. L'amara sorpresa è stata di trovare il centro completamente smantellato ed al suo posto degli ambulatori medici. Il video

 https://youtu.be/Lrt-FjvyMMg

 

 

7 DICEMBRE 2012: CONFERENZA STATO REGIONI RIPARTITI I FONDI PER L’ORGANIZZAZIONE DEI TRAPIANTI, CIFRE DA SPENDING REVIEW

 

Con due provvedimenti esaminati ieri nella Conferenza Stato Regioni sono stati ripartiti per il 2012: 34.505,00 euro per le spese relative al funzionamento dei centri di interregionali riferimento che andranno suddivisi in parti eguali (circa 11.500 euro ciascuno) tra il Nord Italian Transpalt (NITp), l'Associazione Interregionale Trapianti (AIRT) e l'Organizzazione Centro Sud Trapianti (OCST) organizzazione nella quale fa parte la Regione Lazio. Sono stati inoltre ripartiti alle Regioni, in applicazione della legge 91/1999 (legge sui trapianti) 213.040,00 euro per il finanziamento dei centri regionali ed interregionali (art. 10), coordinatori locali (art. 12), strutture per i trapianti (art. 16) e tariffe per le prestazioni di prelievo e di trapianto di organi e di tessuti (art. 17). Alla Regione Lazio, in totale sono stati assegnati 20.130,49 euro. Possiamo affermare, sperando di essere smentiti, che la spending review ha colpito anche l’organizzazione per i trapianti, infatti leggendo i documenti si comprende che le somme da assegnare, da parte del Ministero della Salute, dovevano essere ben più elevate. (1.500.000,00 euro per il Centri Interregionali e 3.563.552,00 euro per le Regioni). Quindi ora il finanziamento delle strutture resta a carico delle Regioni.

(Riparto alle Regioni centri di riferimento trapianti )

 

(Riparto finanziamenti centri interregionali trapianti )

 

 

3 DICEMBRE 2012 ASL RM D: FIUMICINO ATTESO DA ANNI APRE IL CENTRO DI EMODIALISI ACCREDITATO

 

Apre oggi a Fiumicino l’ambulatorio accreditato di emodialisi Only Dialysis s.r.l. in via Giovanni Cena, 29. 13 + 2 posti dialisi che nelle intenzioni dovrà accogliere tutte le persone di Fiumicino e zone limitrofe che oggi effettuano l’emodialisi lontano da casa, ma anche offrire l’accoglienza per periodi di vacanza al mare. Il centro realizzato e atteso da anni è passato per una complessa procedura amministrativa e legale. L’associazione ha sempre seguito questa vicenda fino a portarla all’attenzione degli organi di informazione. Responsabile della struttura è il Dottor Giorgio Di Vasta. Per quanti sono interessati possono chiamare 0665048286 anche fax onlydialysis.clinics-it@fmc-ag.com

 

 

23 NOVEMBRE 2012 ASL RM H: SEMBRA AVVIARSI AD UNA SOLUZIONE CONDIVISA LA VICENDA DEL CENTRO DIALISI DI VILLA DEI PINI DI ANZIO, UDD PROROGATA FINI AL 15 GENNAIO 2013

 

Sembra avviarsi ad una soluzione condivisa tra ASL, Regione e Proprietà la vicenda del centro dialisi di Villa dei Pini, dopo un ulteriore scambio di lettere la Direzione della ASL RM H prende atto della volontà degli uffici regionali di ripristinare l’accreditamento del 9 + 2 posti dialisi attivi, e proroga l’autorizzazione per i medici ospedalieri ad operare presso la struttura fino al 15 gennaio prossimo, nel frattempo, (con celerità speriamo noi) si effettuano le verifiche necessarie da parte della ASL e gli atti amministrativi da parte della Regione, per il ripristino dell’accreditamento sospeso al momento dell’istituzione dell’Unità di Dialisi Decentrata.

(la comunicazione della ASL RM H  )

 

14 NOVEMBRE 2012 ASL RM H: A RISCHIO CHIUSURA IL CENTRO EMODIALISI DI VILLA DEI PINI UNITA’ DI DIALISI DECENTRATA DELL’OSPEDALE DI ANZIO

 

A comunicarci la notizia con una possibile data di chiusura il 26 novembre prossimo, dell’Unità di Dialisi Decentrata dell’ospedale di Anzio, centro che attualmente accoglie 63 persone in terapia è il Direttore Generale f.f. della ASL RM H Dr Amedeo Cicogna. La vicenda iniziata nel giugno scorso, all’avvicinarsi della scadenza della convenzione tra la ASL e la proprietà della casa di cura la società Merinvest della quale l’associazione si era già interessata e scritto a settembre una lettera in regione chiedendo la convocazione urgente della Commissione Regionale di Vigilanza sull’Emodialisi. Lo scontro creatosi tra ASL e Regione verte sulla nuova normativa per gli accreditamenti istituzionali delle strutture sanitarie, che prevedono una incompatibilità lavorativa dei medici pubblici presso una struttura privata accreditata, “in contrasto (se non formale, almeno sostanziale) con il principio del dovere di esclusività della normativa sull’intramoenia” questo si legge nella lettera inviata dalla Dottoressa Miriam Cipriani del Dipartimento Regionale Programmazione Economica e Sociale, Direzione Regionale Assetto Istituzionale, Prevenzione e Assistenza Territoriale, area Giuridico Normativa Istituzionale, alla ASL RM H. Uno scontro, quindi che verte sull'accreditamento della struttura come chiede la regione e la continuità della UDD cone chiede la ASL RM H. Ora con l’ultimatum della ASL restano 15 giorni per trovare una soluzione al problema affinché alle 63 persone in cura presso il centro non venga interrotta la continuità assistenziale. Una brutta vicenda che potrebbe ripetersi nei prossimi mesi per tutte le Unità di Dialisi Decentrate Pubblico – Privato attive nella regione. Seguiremo gli sviluppi nei prossimi giorni e ne daremo notizia.

(la lettera inviata dall'associazione a settembre )

(la comunicazione di possibile chiusura della ASL RM H  )

 

 

29 OTTOBRE 2012 REGIONE LAZIO: ALDO FORTE ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI "LA DISTRIBUZIONE DEI PRODOTTI APROTEICI NON VERRA' INTERROTTA"

 

“Ci impegniamo a fare quanto di nostra competenza per assicurare le risorse che consentano anche in futuro la continuazione dell’erogazione gratuita dei prodotti aproteici ai malati di reni”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte, a margine della riunione che ha convocato con i rappresentanti di Federfarma e dell’Associazione malati di reni onlus in seguito alla paventata sospensione della distribuzione di prodotti alimentari aproteici da parte delle farmacie del Lazio. “Si tratta di un tema – ha aggiunto Forte – sul quale l’assessorato ha già dimostrato la propria attenzione e il proprio impegno in passato, aumentando gli stanziamenti dai tre milioni del 2010, ai 3,7 del 2011 fino ai quattro milioni di quest’anno. D’altronde, è un intervento che consideriamo strategico. Un vero e proprio modello da portare ad esempio per quanto riguarda l’integrazione socio-sanitaria, con il quale offriamo un servizio più appropriato che ritarda l’ingresso in dialisi dei malati di reni e incide in positivo sulla qualità della loro vita. Senza trascurare – conclude Forte – i vantaggi che apporta anche nell’ambito dell’ottimizzazione delle risorse, se si considera che un mese di dieta aproteica costa 120 euro, mentre un mese di dialisi ben 2.500”. “Comunicheremo immediatamente alle farmacie di non interrompere l’erogazione dei prodotti aproteici. – ha dichiarato a conclusione dell’incontro il segretario di Federfarma Lazio, Giuseppe Palaggi – L’incontro è stato utile per ottenere dalla Regione quelle rassicurazioni che le farmacie del Lazio ci chiedevano sia sul 2012 che sul 2013”. “Prendiamo atto dell’impegno dell’assessore. – ha aggiunto Roberto Costanzi dell’Associazione malati di reni – Scongiurare la sospensione del servizio è il risultato che ci attendevamo da questo incontro, anche perché a seguito della comunicazione di Federfarma si era generata una certa preoccupazione tra i circa 5mila malati di reni cronici del Lazio, per i quali – ha concluso – quella a base di prodotti alimentari aproteici costituisce una dieta indispensabile”.

Federfarma con il comunicato 426 inviato alle farmacie associate comunica l'esito dell'incontro "Le farmacie possono continuare l'erogazione".

 

 

17 OTTOBRE 2012: REGIONE LAZIO - EMANATO IL DECRETO DEL PRESIDENTE PER LA COSTITUZIONE DELLA COMMISSIONE REGIONALE AUDIT PER I CENTRI TRAPIANTO

 

C’è voluto oltre un anno e tanta pazienza affinché con il decreto del Presidente T00354 del 12 ottobre scorso, venisse costituita la Commissione Regionale AUDIT per i Centri di Trapianto della Regione Lazio istituita con la Deliberazione della Giunta Regionale del 20.5.2011, n.225.

La commissione dovrà valutare per ogni centro trapianto regionale, tra l’altro, le caratteristiche tecniche e la composizione dell'equipe chirurgica, i percorsi di iscrizione in lista di attesa dei pazienti, la gestione della lista di attesa, i tempi medi di attesa, i risultati post trapianto, l’attività di prelievo e trapianto da donatore cadavere e vivente.

La commissione è composta dal Prof. Domenico Adorno – Coordinatore del Centro Regionale Trapianti, dal Prof. Ferdinando Romano – Direttore della Direzione Regionale Programmazione e Risorse del SSR o un suo delegato, dalla Dr.ssa Lucia Rizzato del Centro Nazionale Trapianti – Area Medica.

Da specialisti per ogni tipo di trapianto provenienti da altre regioni:

Prof. Paride De Rosa – Direttore Chirurgia Generale e Trapianto di Rene dell’Azienda Ospedaliera Universitaria S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona – Salerno, per gli Audit dei Centri di Trapianto di Rene;

Prof. Andrea Risaliti della Clinica di Chirurgia Epatobiliopancreatica e Trapianti – Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” Le Torrette di Ancona per gli Audit dei Centri di Trapianto di Fegato;

Prof. Ciro Maiello – U.S.D. Trapianti, Assistenza Meccanica del Circolo- Azienda Ospedaliera dei Colli – Monaldi Cotugno CTO – Napoli per gli Audit dei Centri di Trapianto di Cuore;

Prof. Luca Voltolini – U.O.C. Chirurgia Toracica – Ospedale S. Maria delle Scotte – Siena per gli Audit dei Centri di Trapianti di Polmone;

Ora aspettiamo i risultati degli AUDIT.

Il decreto T354 con la delibera 225 e la determina B5350

 

 

2 OTTOBRE 2012: ASL ROMA B APRE UN NUOVO TURNO DI EMODIALISI AL POLIAMBULATORIO DI VIA ANTISTIO DIPENDENTE DALLA NEFROLOGIA DELL’OSPEDALE SANDRO PERTINI

 

Roma, inizia oggi il turno di emodialisi pari pomeriggio all’Unità di Dialisi Decentrata situata all'interno del Poliambulatorio di via Antistio, 12 a due passi dalla fermata metro A di Subagusta sulla Tuscolana. Il centro con 10 + 2 posti dialisi è gestito dalla UOC Nefrologia, dialisi e litotrissia dell’ospedale Sandro Pertini diretta del Dottor Marco Galliani. Con l'apertura del terzo turno, il centro aumenta operatività giornaliera. E’ stato possibile aprire il turno grazie all’autorizzazione dell’attività libero professionale per il personale da parte della direzione della ASL RM B, che ha così dimostrato la volontà di mantenere attiva l'attività ambulatoriale di emodialisi nelle strutture pubbliche aziendali. Ci auguriamo che preso il centro possa raggiungere la piena operatività.

 

 

27 SETTEMBRE 2012: ORDINE DEL GIORNO DELLA CONFERENZA UNIFICATA STATO REGIONI DEL 26 SETTEMBRE

 

Nella riunione di ieri 26 settembre, la conferenza ha discusso una serie di documenti che riguardano la sanità e l’assistenza. Abbiamo rilevato 5 punti all’ordine del giorno che ci riguardano li riportiamo con un commento e i documenti recuperati dalla rete. Ora i testi continuano l'iter legislativo per essere emanati.


Espresso il parere sul documento “Parere sullo schema di decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, concernente l’approvazione delle tabelle indicative delle percentuali di invalidità civile, in applicazione dell’articolo 20, comma 6, del decreto-legge 1 luglio 2009, 78.”

Le nuove tabelle aggiornano le precedenti emanate nel 1992 con il decreto del ministero della sanità del 5 febbraio, la Conferenza esprime solo un parere e quindi come tale non vincolante ai fini dell'emanazione del Decreto Ministeriale. Per quanto ci riguarda da vicino riportiamo alcune percentuali delle malattie renali confrontate con il decreto del 1992 in vigore. L’elenco completo è rilevabile dalle pagine 42, 43, 44, della proposta.

patologia renale (la dicitura delle classificazioni non sempre coincide con il decreto del 1992)

Proposta percentuale di invalidità

 

Attuale decreto ministero sanità 1992

Min.

Max

Fisso

Min.

Max

Fisso

IRC stadio 1 VFG > 90 mil/min

11

30

 

Non valutato

IRC stadio 2 VFG fra 60 89 mil/min

31

40

 

31

90

 

IRC stadio 3 VFG fra 30 e 59 mil/min

41

60

 

IRC stadio 4 VFG fra 15 e29 mil/min

61

70

 

IRC stadio 5 VFG < 15 mil/min o IRT in dialisi peritoneale

71

80

 

91

100

 

IRT in emodialisi o in dialisi peritoneale con scarsa tolleranza terapeutica

81

90

 

IRT in emodialisi complicata da cardiopatia, ipertensione, anemia grave ecc.

 

 

100

Trapianto renale con buona tolleranza terapeutica e senza complicanze

 

 

50

 

 

60

Trapianto renale con complicanze permanenti da valutare

51

100

 

Non valutato

Legenda delle abbreviazioni:

IRC Insufficienza Renale Cronica;

IRT Insufficienza Renale Terminale

VFG Valore Filtrato Glomerulare

Ricordiamo che l'indennità di accompagnamento è regolata da altra normativa e non è legata alla patologia, ma allo stato della persona.

Il documento completo delle tabelle di invalidità


Approvato il documento di “Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome sul documento di indirizzo per la presa in carico delle gravi insufficienze d’organo” (cuore, fegato, rene).

Obiettivi del documento sono la costruzione di un modello di rete organizzativa per la presa in carico dei pazienti con insufficienza d’organo (cuore, fegato, rene) finalizzata a garantire la continuità delle cure con l’appropriatezza, l’ottimizzazione delle risorse e riduzione della spesa, con la costruzione di specifiche filiere suddivise per organo e la creazione di modelli di gestione integrata al fine di una migliore risposta del sistema in termini clinici. Nel progetto è coinvolto il Centro Nazionale Trapianti con il compito di definire il disegno e il crono programma per l’attuazione delle reti prototipe di presa in carico delle 3 patologie.

Il documento completo della presa in carico


Approvato il documento di “Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome sul documento “Indirizzi per la realizzazione e la sostenibilità delle attività della rete trapiantologica”

Obiettivi del documento sono l’adattamento alle risorse disponibili della rete trapiantologica, si prevede di individuare interventi da attuare nel medio e nel lungo periodo per contenere i costi e razionalizzare il sistema, sempre con la garanzia di qualità, sicurezza, numerosità ed efficienza delle prestazioni. Identifica quattro aree prioritarie su cui intervenire: rianimazioni e coordinamenti ospedalieri; strutture di coordinamento a livello regionale, interregionale e nazionale; attività chirurgiche di prelievo e trapianto di organi; servizi diagnostici e logistici di supporto all'attività di prelievo e trapianto di organi.

Il documento completo della rete trapiantologica


Acquisito il documento di Acquisizione delle designazioni dei coordinatori dei centri regionali e interregionali per i trapianti e dei rappresentanti di ciascuna delle Regioni che abbia istituito un centro interregionale in seno alla Consulta tecnica permanente per i trapianti, ai sensi dell’articolo 9, comma 1, della legge 1 aprile 1999, n. 91.

(documento non reperito)


Espresso il parere negativo sul documento “Parere sullo schema di decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, concernente l’aggiornamento delle tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni sanitarie.

Cambiano infatti le tariffe, ma cambiano d'ufficio perché la spending review ha deciso che per l'emanazione del provvedimento i ministeri di Salute ed Economia non dovessero più ottenere l'intesa, ma solo un parere delle regioni e quindi come tale non vincolante ai fini dell'emanazione del Decreto Ministeriale

il parere negativo viene dopo che la proposta era già stata respinta nel corso della conferenza Stato regioni del 25 luglio nonostante alcune delle proposte emendative siano state accolte nel nuovo testo. le regioni hanno ritenuto di non dare il loro placet per il mancato accoglimento di altre richieste considerate “di non di minore importanza”. Tra quelle indicate, figura il mancato accoglimento delle richieste relative al sistema tariffario (è stato utilizzato un sistema tariffario più basso rispetto a quello attualmente in vigore nelle Regioni, che porterebbe ad una riduzione del finanziamento a livello di assistenza) e ai trapianti di organi (molto più basse rispetto alla Tariffa unica convenzionale). Ed anche il mancato aggiornamento del nomenclatore tariffario relativo alle prestazioni ambulatoriali. Infine le Regioni non approvano che di 147 prestazioni sanitarie siano rimaste senza tariffari 85 prestazioni rese in regime di ricovero giornaliero.

Per quanto ci riguarda da vicino restano sostanzialmente invariate le tariffe della dialisi rispetto al decreto del 1996, nella tabella le confrontiamo con le tariffe in vigore nella Regione Lazio:

codice

Prestazione di dialisi

proposta

Decreto ministeriale 22 luglio1996

Tariffa in vigore nella

Regione Lazio determina 899/2003

39.95.1

Emodialisi in acetato o in bicarbonato

€ 154,94

€ 165,27

€ 157,52

39.95.2

Emodialisi in acetato o in bicarbonato, ad assistenza limitata

€ 129,11

€ 129,11

€ 130,06

39.95.3

Emodialisi in acetato o in bicarbonato, domiciliare

€ 103,29

€ 103,29

€ 111,78

39.95.4

Emodialisi in bicarbonato e membrane molto biocompatibili

€ 165,27

€ 165,27

€ 171,60

39.95.5

Emodiafiltrazione

€ 232,41

€ 232,41

€ 208,49

39.95.6

Emodiafiltrazione ad assistenza limitata

€ 206,58

€ 206,58

€ 181,62

39.95.7

Altra Emodiafiltrazione

€ 258,23

€ 258,23

€ 206,96

39.95.8

Emofiltrazione

€ 258,23

€ 258,23

€ 208,70

39.95.9

Emodialisi - Emofiltrazione

€ 206,58

€ 206,58

€ 208,70

54.98.1

Dialisi peritoneale automatizzata (APD)

€ 54,74

€ 54,74

€ 73,63

54.98.2

Dialisi peritoneale continua (CAPD)

€ 46,48

€ 46,48

€ 53,81

 

Prestazione di trapianto

proposta

Ricovero per trapianto renale

€ 33,162

Ricovero per trapianto di cuore o impianto sistema di assistenza cardiaca

€ 62,602

Ricovero per trapianto di fegato e/o trapianto di intestino

€ 62,648

 Il documento completo dei DRG

 

 

14 SETTEMBRE 2012: REGIONE LAZIO CHIARIMENTI IN MERITO ALL'EROGAZIONE DI FARMACI IMMUNOSOPPRESSORI

 

Con la circolare 168423 del 13 settembre, la Regione Lazio, alla luce di criticità emerse in merito all'acquisto ed erogazione da parte delle farmacie territoriali del farmaco equivalente del Cell Cept, ha emanato una circolare, riferita a tutti i principi attivi per i quali è in commercio l'equivalente, dove si precisa che le persone già in trattamento con i farmaci immunosoppressori "di marca" è onere dello specialista confermare la prescrizione al fine di assicurare la continuità terapeutica, ovvero deve inserire nella prescrizione la "non sostituibilità". Per i nuovi trapiantati nella Regione Lazio si prevede che dovranno essere trattati con i farmaci equivalenti acquistati con la gara d'appalto regionale.

  (la circolare 168423/2012)

 

 

13 SETTEMBRE 2012: IL SENATO HA APPROVATO IN VIA DEFINITIVA LA LEGGE PER CONSENTIRE LA DONAZIONE DA VIVENTE DI POLMONE, PANCREAS E INTESTINO

 

Il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva il disegno di legge n. 3291 recante "Norme per consentire il trapianto parziale di polmone, pancreas e intestino tra persone viventi" già approvato dalla Camera.

Dopo la relazione orale dei senatori Fosson e Granaiola, si è svolta la discussione generale nella quale gli intervenuti hanno sottolineato l'alto valore umano e civile della donazione di organi. Alcuni interventi hanno altresì sottolineato eccellenze e criticità del sistema Trapianti Italiano. Al termine della discussione è intervenuto il Ministro della salute Balduzzi.

Ora il testo verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore.

Il resoconto stenografico della discussione tratto dal sito del Senato

 

Leggi anche la precedente news dell'8 maggio approvazione alla Camera dei Deputati

 

Legge 19 settembre 2012 n. 167 pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale” del 28 settembre 2012 n. 227 “Norme per consentire il trapianto parziale di polmone, pancreas e intestino tra persone viventi”.

 

 

16 AGOSTO 2012: LE NUOVE REGOLE PER I FARMACI EQUIVALENTI PRESCRITTI DAL MEDICO CURANTE E RITIRATI IN FARMACIA

 

Il 14 agosto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 189 il decreto legge 95/2012, meglio noto come “decreto spending review”. Il provvedimento è entrato in vigore il giorno di ferragosto, ma ce ne siamo accorti oggi con la riapertura degli studi medici e delle farmacie. Vediamo di riassumere la normativa coordinando le varie norme emanate dal 2010 ed in parte già note alle nostre tasche.

Scatta, per i medici, l’obbligo di indicare sulla ricetta rossa il nome del principio attivo invece del nome commerciale del farmaco. La regola della norma è che il medico che cura un paziente per la prima volta per una patologia cronica, o per un nuovo episodio di patologia non cronica, per il cui trattamento sono disponibili più medicinali equivalenti è tenuto ad indicare nella ricetta del Servizio Sanitario Nazionale la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco. L’eccezione alla regola, per quanto ci riguarda, è che il medico ha la facoltà (non l'obbligo) di indicare la denominazione di uno specifico medicinale a base dello stesso principio attivo e che l’indicazione è vincolante per il farmacista, nella ricetta deve essere inserita obbligatoriamente una sintetica motivazione della clausola di non sostituibilità e il farmacista dovrà attenersi alla disposizione.

Sembrano salvaguardate le terapie che noi eseguiamo, ma, quando ci viene consegnato il farmaco avente il costo più alto di quello ammesso al rimborso, perché il medico ha usato la clausola di "non sostituibilità", la differenza fra i due prezzi è a carico nostro, come se siamo noi a pretendere dal Servizio Sanitario Nazionale un medicinale più costoso.

Vogliamo ricordare che i medicinali equivalenti non sono esattamente identici a quelli "griffati"; in Italia c'è una tolleranza del 20 % in più o meno di principio attivo disponibile nel farmaco rispetto all'originale e non necessariamente hanno la medesima composizione in eccipienti che possono cambiare da marca a marca. Il consiglio che possiamo dare prima di allarmarsi è di consultare lo specialista che ha prescritto il farmaco per verificarne l’uso.

La normativa non fa cenno ai farmaci che ritiriamo direttamente dalle farmacie ospedaliere, ma altri passaggi del decreto parlano di riduzione della spesa farmaceutica ospedaliera, già nella Regione Lazio abbiamo segnalazioni di ASL dove si consegnano i farmaci equivalenti, con particolare riferimento al Micofenolato Mofetile, in quanto la gara d’appalto è stata vinta da una casa farmaceutica che ha proposto il prezzo più basso.

Ricordiamo che solo per il Tacrolimus, distribuito direttamente dalle farmacie ospedaliere, esiste una precisazione dell’AIFA del 22 luglio 2011 dove si legge:

“in aderenza al testo autorizzato del Riassunto delle caratteristiche del prodotto, la terapia con medicinali a base di tacrolimus (originatori e generici ed indipendentemente dalle modalità di rilascio) richiede un attento monitoraggio da parte di personale adeguatamente qualificato ed attrezzato. Per questo motivo, sia la prima prescrizione di questi medicinali sia le modifiche della terapia immunosoppressiva in corso deve essere effettuata da medici esperti nella terapia immunosoppressiva e la gestione dei pazienti trapiantati.”

“I pazienti devono essere mantenuti in una sola formulazione di tacrolimus con il corrispondente regime di dosaggio giornaliero; cambi della formulazione o del regime devono essere effettuati solo sotto la stretta supervisione di uno specialista in trapianti. Dopo il trasferimento a qualsiasi formulazione alternativa, devono essere eseguiti un attento monitoraggio terapeutico del farmaco e i necessari aggiustamenti di dose per assicurare che l'esposizione sistemica a tacrolimus sia mantenuta.”

Ci sembra chiaro che la normativa vuole portare le case farmaceutiche ad abbassare i prezzi dei farmaci “griffati” per non perdere quote di mercato, ma nel frattempo paghiamo noi.

Integrazione 17 agosto: a seguito di alcune richieste riferite agli immunosoppressori:

La Ciclosporina equivalente è presente sul mercato da diversi anni, ad oggi non è commercializzata in Italia.

Il Micofenolato Mofetile equivalente è disponibile in Italia dal 2011, ad oggi, commercializzato con costi ridotti di oltre il 50%.

Il Tacrolimus equivalente è disponibile in Italia dal 2011, ad oggi, commercializzato con costi ridotti del 50%.

Per i farmaci più recenti, che sono ancora sotto copertura del brevetto, non esistono equivalenti.

Integrazione 14 settembre: vedi news del giorno, con la circolare della Regione Lazio.

 

 

16 LUGLIO 2012 ASL ROMA G: DIALISI COLLEFERRO IL DIRETTORE GENERALE CHIUSO IL TURNO NOTTURNO PER MANCANZA DI PAZIENTI. LA TESTIMONIANZA DI UNA FAMIGLIA CHE NON ESISTE

 

Il Direttore Generale della ASL RM G dr Brizioli, in una recente conferenza stampa ha giustificato la chiusura del turno notturno di emodialisi del centro dell'ospedale di Colleferro, per mancanza di pazienti. Ora la testimonianza di una famiglia che non esiste:

Spettabile Direttore Generale, mi chiamo Mauro Pagliarella, abito a Segni, per 40 anni ho lavorato all’ospedale di Colleferro, dove ho vissuto da operatore sanitario, tutto lo sviluppo della Unità operativa di nefrologia e dialisi, ora da pensionato ho bisogno di quella struttura in quanto mia moglie Caratelli Anna Maria da circa 2 mesi ha iniziato la terapia emodialitica dopo essere stata in cura presso la struttura. Ma al momento di iniziare ci viene comunicato che dobbiamo recarci presso un altro centro, tra le strutture disponibili più vicino casa scegliamo la clinica di Fiuggi a circa 40 chilometri, restiamo fuori casa circa 6 ore per ogni emodialisi. Facciamo richiesta di essere inseriti in lista a Colleferro e ci viene comunicato che davanti a noi ci sono circa 10 persone, che come noi viaggiano nella provincia di Frosinone per effettuare la terapia. Siamo rimasti stupiti dalla decisione di non attivare più il centro emodialisi presso il Valmontone Hospital ed abbiamo pensato, come tanti a decisioni per noi incomprensibili. Con sommo stupore, purtroppo in ritardo, leggiamo sul Messaggero del 19 giugno scorso, a firma F. Ven. della sua conferenza stampa del 18 giugno, dove dichiara che a Colleferro il turno notturno di emodialisi è stato chiuso per mancanza di pazienti.

Bene ha fatto l’Associazione Malati di Reni a risponderle nell’articolo de 22 giugno de Il Tempo a firma Antonio Sbraga. Ma dobbiamo dedurre che la messa a conoscenza dei dati reali non le ha fatto cambiare idea ne sul Valmontone Hospital nel sul turno notturno a Colleferro, perché noi per Lei non esistiamo. Ma chi Le da le informazioni, con quali dati lei programma la sanità nella ASL RM G, perché noi non dobbiamo esistere, queste ed altre domande, meno decenti, da giorni ci ronzano nella mente senza poter avere delle risposte. Nel frattempo, dobbiamo continuare a recarci a 40 chilometri da casa, sperando che a Colleferro si liberino i posti dialisi, ovvero, che altri muoiano o se fortunati vengano trapiantati, e la ASL per noi e per gli altri, spende di più per i contributi che deve erogarci per le spese di viaggio. Ma dove sta il risparmio o la spending review come oggi si chiama chiamare. So già che non ci risponderà, perché sarà duro spiegare a più di 10 famiglie che per Lei non esistono, ma ci auguriamo che questa lettera possa contribuire a farle studiare meglio il problema.

aggiornamento 17 luglio: Il Tempo con Antonio Sbraga pubblica la testimonianza e ne raccoglie una seconda di Luisa Balocchi di Artena il cui papà di 81 anni si reca ad Anagni per l'emodialisi.

aggiornamento 18 luglio: Il Consigliere Regionale Giulia Rodano V. Presidente della Commissione Sanità presenta una interrogazione a risposta immediata al Presidente del Consiglio Regionale per sapere "se non ritenga di dover indagare le modalità con cui la Direzione della ASL abbia deciso la chiusura del turno di dialisi e per verificare la domanda effettiva sul territorio di dialisi in turno notturno e se tali pazienti non siano stati dirottati a strutture accreditate".

( la lettera di Pagliarella, l'articolo de Il Tempo, l'interrogazione di Rodano)

 

 

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03 LUGLIO 2012 DIALISI LAZIO: LA COMMISSIONE SANITA' DEL CONSIGLIO REGIONALE CHIEDE UNA DEROGA AL BLOCCO DELLE ASSUNZIONI – EFFETTO DELL'AUDIZIONE DELL'ASSOCIAZIONE MALATI DI RENI DEL 31 MAGGIO SCORSO.

(elaborato dal comunicato del sito della Regione Lazio) La Commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Alessandra Mandarelli, oggi ha votato all'unanimità una risoluzione - scaturita da quanto emerso in occasione di alcune audizioni (tra cui l’Associazione Malati di Reni il 31 maggio scorso)- che impegna la Presidente della Regione Lazio, fatte salve le attribuzioni del Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario della Regione Lazio, ad autorizzare, ai sensi della vigente normativa, assunzioni in deroga al blocco del turn-over relativamente al personale destinato ai servizi di terapia dialitica. Il testo della risoluzione continua nell'impartire puntuali direttive ed indirizzi ai direttori generali delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale affinché sia incentivato il ricorso alla dialisi peritoneale domiciliare; siano favoriti processi di accorpamento delle unità operative ove già previste (primariati), scongiurando in ogni modo la soppressione o trasformazione delle strutture, anche ricorrendo allo strumento della mobilità infraregionale del personale in servizio presso le aziende e gli enti del servizio sanitario regionale. "Era doveroso giungere alla risoluzione odierna - ha commentato la presidente Mandarelli - dopo aver ascoltato in audizione le istanze rappresentate, sia da medici che da pazienti, sulle criticità della dialisi peritoneale, nonostante gli indubbi vantaggi, terapeutici ed economici, della stessa. Diversi interlocutori e situazioni che hanno focalizzato l'attenzione della Commissione sulla necessità di dover intervenire. In particolare, è emerso che la dialisi peritoneale domiciliare è la terapia che presenta i maggiori vantaggi, influendo fortemente sulla migliore qualità della vita dei pazienti e sulla diminuzione dei tempi per entrare nelle liste d'attesa per il trapianto e per il conseguente immediato funzionamento dell'organo trapiantato, nonché incidendo, anche, sulla riduzione dei costi. Auspico che il contenuto della risoluzione venga applicato sul territorio della regione, compatibilmente con le disposizioni del piano di rientro, nell'interesse dei pazienti". Sentiamo di inviare un ringraziamento particolare, oltre che al Presidente Alessandra Mandarelli al Vice Presidente Giulia Rodano, al Consigliere regionale Lillia D’Ottavi che hanno seguito e continueranno a seguire le vicende della dialisi nella nostra regione.

      ( la risoluzione approvata)

leggi anche la news dell'audizione del 31 maggio

 

 

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29 GIUGNO 2012 ROMA: IL XVII MUNICIPIO VOTA L'ORDINE DEL GIORNO PER SALVAGUARDARE LA NEFROLOGIA E DIALISI DELL'OSPEDALE S. SPIRITO

 

Antonella Tancredi

Il XVII Municipio di Roma Capitale, nel cui territorio ricade l'ospedale S. Spirito, nella seduta del 26 scorso ha votato un ordine del giorno, proposto da Antonella Tancredi Vice Presidente dei Servizi Sociali ed Educativi nel quale si ripercorrono le motivazioni che hanno portato alla riduzione dell'attività di emodialisi ambulatoriale nell'ospedale, si esprime la grande preoccupazione per la sorte dei dializzati e per il prossimo aggravio dei costi della Sanità regionale, si invita la ASL RM E e la Regione Lazio a garantire la continuità del servizio di dialisi ambulatoriale come sino ad ora effettuato. L'ordine del Giorno fa seguito all'audizione che l'Associazione ha avuto in Commissione Servizi Sociali ed Educativi il 2 maggio scorso insieme al Dr Spinelli Responsabile della UOC di Nefrologia e dialisi in rappresentanza della ASL RM E.

(il testo dell'Ordine del Giorno )

 

 

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27 GIUGNO 2012 ROMA TRAPIANTI: NUOVA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE ALLA DONAZIONE DEGLI ORGANI - STESSI COMMITTENTI. ENTRO 1 ANNO SI' A DONAZIONE PRESSO GLI UFFICI ANAGRAFE IN TUTTA ITALIA.

 

La nuova campagna per la sensibilizzazione alla donazione degli organi, presentata ieri, da quando riusciamo a comprendere andrà ad affiancare, se non a sostituire, la campagna lanciata dal Ministero della Salute, il Centro Nazionale Trapianti e le associazioni del Tavolo Nazionale Trapianti un mese fa, anche in quella occasione è stato presentato un sito internet www.moltiplicalavita.it che negli intenti doveva essere il punto di riferimento mediatico per le persone interessate e le associazioni.

Alessandro Nanni Costa

Roma, 26 giu. (Adnkronos Salute) - Presto tutti gli italiani potranno dire sì alla donazione di organi al momento del ritiro della carta d'identità. "Nel giro di un periodo che va da qualche mese a un anno questo sarà possibile per ogni cittadino, in ogni Comune". Parola di Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti (Cnt), che questa mattina a Roma ha partecipato alla presentazione della campagna 2012 promossa dalla Fondazione Pubblicità Progresso sul tema della donazione di organi."In due città italiane, Perugia e Terni, questa è già una realtà - continua Nanni Costa - Qui i risultati sono stati ottimi: la dichiarazione di volontà, che non è obbligatoria, è a favore della donazione di organi nel 94% dei cittadini". Ma non finisce qui. "Faremo - spiega il direttore del CNT - anche campagne di informazione 'ad hoc' e di formazione per il personale dell'anagrafe che lavora al rilascio della carta d'identità".Il direttore del Centro nazionale trapianti ha anche aperto alla possibilità di rendere valide le dichiarazioni fatte su Facebook, come avviene già negli Stati Uniti. "Nel settore dei trapianti è molto importante seguire le regole - spiega Nanni Costa - ma possiamo cercare di capire, insieme al Parlamento, come regolamentare queste situazioni. La nostra volontà c'e'”. 'Tu puoi dare la vita'. Questo il messaggio che lancia la campagna 2012 promossa dalla Fondazione Pubblicità Progresso, in collaborazione con la Fondazione Italiana Ricerca in Epatologia (Fire), l'Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule (AIDO) e il Centro Nazionale Trapianti, sul tema della donazione di organi. Obiettivo dell'iniziativa, presentata questa mattina a Roma, sensibilizzare la popolazione, soprattutto i più giovani, ma anche far aumentare il numero di donatori. La campagna, cross-mediale e interattiva, si propone di costituire un nuovo modello di riferimento per la comunicazione sociale. Mezzi classici come la televisione e nuovi come social network e attività virali convivono su orbite coordinate che fanno perno su un portale appositamente progettato - www.doniamo.org, online dal 2 luglio - dove sarà possibile avere ogni tipo di informazione, approfondire l'argomento e decidere se diventare donatore. In questo caso sarà possibile comunicarlo subito ad 'amici' e 'follower'. E poi c'è uno spot, che andrà in onda sulle reti Rai e Mediaset a partire dai prossimi giorni.

 

 

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12 GIUGNO 2012: REGIONE LAZIO DUE ATTI AMMINISTRATIVI RIGUARDANTI I TRAPIANTI ATTESI DA TEMPO:

 

Con il decreto T00186 del 25 maggio scorso - Rinnovo nomina del Prof. Domenico Adorno a Coordinatore Regionale per i Trapianti ai sensi dell'art. 11, comma 1, della Legge n. 91/99: "Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e tessuti" -.

Il Presidente  ad oltre un anno dalla scadenza del mandato, nomina il Coordinatore Regionale dei Trapianti, riconfermando il Prof. Domenico Adorno nell’incarico. Ora ci aspettiamo che vengano affrontati i problemi inerenti la donazione, l’incremento e la sicurezza dei trapianti.

Con la delibera di Giunta Regionale 238 del 1 giugno scorso - “Modificazioni ed integrazioni alla DGR 30.5.2008, n. 403 “Legge 1 aprile 1999, n. 91 - Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti - Percorso assistenziale al trapianto di rene – Approvazione linee guida regionali”. Iscrizione in lista di attesa trapianto di rene pazienti in fase pre-emptive. Approvazione testo modificato ed integrato” -.

Sono dettate nuove regole, definite tra Commissione di Vigilanza sull'emodialisi ed il Centro Regionale Trapianti, per l’iscrizione in lista di attesa per il trapianto di rene da cadavere pre-dialisi, rendendo la normativa più rispettosa delle persone che un trapianto lo aspettano già in dialisi, considerato il basso numero di trapianti di rene che sono effettuati nel Lazio e i tempi lunghi per l'immissione in lista di attesa. Ora la norma recita:

“Criterio generale per accedere alla lista di attesa da donatore cadavere é l’aver iniziato il trattamento dialitico: l’unica eccezione a questa condizione e rappresentata da pazienti residenti nel Lazio, con una insufficienza renale residua stimata con CKD-EPI inferiore/uguale a 15ml/min progressivamente calante verificata in tre successive determinazioni a distanza di 1 mese una dall'altra. Il mancato ingresso in dialisi entro 12 mesi dall'iscrizione comporta la sospensione ed una rivalutazione del paziente.”

(il decreto T00186 )                         (la delibera 238 )

 

 

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02 GIUGNO 2012: TERREMOTO ASSOBIOMEDICA, PIANO D'EMERGENZA PER PAZIENTI IN DIALISI

 

Roma, 1 giu. (Adnkronos Salute) - Assobiomedica "ha attivato un'unità di crisi, a cui partecipano tutte le aziende del settore dialisi, ed è stato predisposto un piano di emergenza per garantire la piena assistenza ai pazienti dializzati". Lo annuncia una nota dell'Associazione nazionale di Confindustria per le tecnologie biomediche, diagnostiche, apparecchiature medicali e i dispositivi medici, dopo il terremoto che ha colpito l'Emilia Romagna danneggiando le aziende del distretto biomedicale di Mirandola."Assobiomedica ha chiesto un incontro al ministero della Salute - evidenzia la nota - per mettere a punto le azioni di vigilanza e scongiurare possibili incidenti derivanti dalle difficoltà di produzione e distribuzione dei prodotti delle aziende colpite dal terremoto in Emilia. Il ministero ha immediatamente dato seguito alla richiesta e ha organizzato un incontro con Assobiomedica insieme alla Società italiana di nefrologia (Sin) e all'Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto (Aned). Il punto di maggiore attenzione, infatti, è costituito dalle forniture per la dialisi, dal momento che circa il 60% è prodotto da aziende che si trovano nei territori colpiti dal sisma e si presume che saranno inagibili almeno per le prossime settimane". 01-JUN-12 17:44

 

 

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31 MAGGIO 2012: CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO XIII COMMISSIONE SANITA’ RIDUZIONE DEI SERVIZI EMODIALISI: AUDIZIONE CON L’ASSOCIAZIONE MALATI DI RENI

 

La commissione Sanità, presieduta da Alessandra Mandarelli ha tenuto l'audizione inerente la riduzione dell'attività ambulatoriale dei centri di emodialisi pubblici. A richiederla, l'Associazione Malati di Reni Onlus, rappresentata dal segretario generale Roberto Costanzi. Il disagio denunciato riguarda prevalentemente strutture di Roma (S. Camillo, S. Giovanni, S. Spirito), Anzio e Colleferro, che nei primi mesi del 2012 hanno ridotto o addirittura dimezzato i turni di apertura dei centri, a causa di mancanza di personale e di assenza di turnover rispetto ai medici e agli infermieri andati in pensione. Analoghi provvedimenti sarebbero allo studio a Palestrina e Subiaco, così come all'ospedale Spallanzani di Roma, mentre è stato definitivamente archiviato il nuovo centro dialisi a Valmontone. Trattandosi di terapie salvavita e di fatto obbligatorie per il malato di reni, l'Associazione chiede che sia data priorità a questa emergenza nell'ambito della definizione, a livello regionale, delle deroghe al blocco dei turnover in sanità, unico strumento in grado di assicurare personale sufficiente per far funzionare su tre turni, da mattino a sera, gli attuali centri di emodialisi. Si è discusso anche di dialisi peritoneale, una modalità di terapia ancora poco utilizzata nel Lazio e che potrebbe portare risparmi alle casse regionali, consentendo un tipo di intervento domiciliare a cura del malato stesso e dei suoi familiari che lo assistono. I membri della Commissione hanno unanimemente deciso di adottare una risoluzione per formulare un indirizzo nei confronti della Giunta regionale in merito deroga per il personale per le nefrologie e alla implementazione o istituzione, ove assenti, di servizi di dialisi peritoneale domiciliare.

Presenti la vicepresidente Giulia Rodano e i consiglieri Rocco Berardo, Raffaele D'Ambrosio, Lillia D'Ottavi, Pier Ernesto Irmici, Giuseppe Melpignano. (elaborato dal comunicato del sito della Regione Lazio)

(la relazione dell'associazione depositata in commissione )

 

 

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24 MAGGIO 2012: TRAPIANTI E DONAZIONI, IL MINISTRO BALDUZZI “VERSO UN SISTEMA A 2 LIVELLI NAZIONALE E REGIONALE”

 

Occorre cominciare a pensare ad una riorganizzazione del sistema trapianti, come ha indicato il ministro della Salute Renato Balduzzi nel corso della conferenza stampa tenuta oggi al Ministero della Salute per presentare la Campagna di comunicazione 2012 per promuovere la donazione di organi tessuti e cellule. Secondo il ministro la rete italiana dei trapianti, avviata circa 15 anni fa, potrebbe oggi essere semplificata, superando il livello intermedio interregionale e passando “come avviene in Paesi come Spagna e Francia con cui ci rapportiamo, a due soli livelli, nazionale e regionale”. Fin dall’inizio, il sistema italiano dei trapianti si è strutturato attorno a tre Centri interregionali, con funzione di raccordo e coordinamento dei singoli Centri trapianto: NITp (Nord Italia Transplant program) aree del Nord, OCST (Organizzazione Centro Sud Trapianti) aree del Sud e AIRT (Associazione InterRegionale Trapianti) aree della linea costiera adriatica. Oggi, la maggiore diffusione dei Centri trapianto (che sono 86 in tutta Italia) e lo sviluppo del CNT potrebbero consentire di superare questa strutturazione “storica”, arrivando ad una razionalizzazione del sistema. Il ministro Balduzzi ha anche ricordato la necessità delle verifiche numeriche e non solo dei trapianti effettuati per capire se occorre razionalizzarli o incentivarli, ovvero, abbiamo capito noi di deciderne il futuro. “Oggi abbiamo indicato un obiettivo, quello di arrivare ad avere un sistema articolato su due livelli, nazionale e regionale, – ha detto il direttore del CNT Alessandro Nanni Costa – ma quest’opera di rinnovamento deve essere progressiva e condivisa: un percorso da fare con attenzione per non perdere ciò che ancora oggi viene svolto dalle strutture interregionali”. E il primo passo, ha annunciato il direttore del CNT, “sarà l’inserimento di un rappresentante per ciascuna Regione nel Centro Nazionale Trapianti”. Nanni Costa ha sottolineato che il sistema dei trapianti in Italia è di buona qualità e lo dimostra il fatto che il Commissario europeo per la sanità abbia assegnato proprio all’Italia il compito di capofila nei programmi sui trapianti.

La comunicazione della razionalizzazione del sistema ha fatto passare in secondo piano, secondo noi, la presentazione del sito www.moltiplicalavita.it che negli intenti dovrebbe diventare l’agorà virtuale per la sensibilizzazione alla donazione degli organi, campagna che anche quest’anno si presenta sottotono per le ristrettezze economiche, e che viene lasciata tutta alla buona volontà delle associazioni e delle amministrazioni locali. (tratto da www.agenziaparlamentare.it)

 

 

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23 MAGGIO 2012: ASL ROMA G IL MESSAGGERO TORNA SUI TAGLI DELLA DIALISI AMBULATORIALE NELLA ASL

 

Il Messaggero torna sui tagli dell'emodialisi ambulatoriale nella ASL RM G, parte dalla diffida delle persone interessate per la chiusura del turno notturno a Palestrina, e ripercorre le vicende del centro di Subiaco e del Valmontone Hospital. Mentre per Palestrina e Subiaco si attende una soluzione entro il 30 giugno, il Valmontone Hospital è definitivamente cestinato costringendo le persone del territorio a viaggiare per effettuare la dialisi. Intervista al segretario dell'associazione.

 

(l'articolo )                        (la precedente news con gli aggiornamenti)

 

 

 

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16 MAGGIO 2012: ASL ROMA G TIVOLI ISTITUITA LA COMMISSIONE PROVINCIALE PER LE PATENTI SPECIALI

 

Una buona notizia, per il rinnovo delle patenti, problema che ci affligge non poco. A Tivoli la ASL RM G ha istituito la commissione medico provinciale. La prima commissione istituita nella provincia di Roma che va ad aggiungersi alle 3 commissioni romane. L’obiettivo è evitare viaggi dalla provincia verso Roma.

La commissione è attiva dal 15 maggio, e per ora è possibile prenotarsi solo presso gli Uffici CUP dislocati in tutta la ASL (escluse le farmacie), compilando il modello di autodichiarazione . Alla prenotazioni verranno date tutte le indicazioni necessarie per gli importi da pagare e i documenti sanitari da portare in commissione. Nei prossimi mesi, così come per le altre commissioni, sarà attivato il servizio di prenotazione con il numero verde del Recup regionale e presso gli sportelli ACI.

La domanda al CUP, se è presentata da persona diversa dall'interessato l'impiegato addetto alla ricezione procederà all'identificazione del delegato a mezzo di un valido documento di identità dello stesso. Occorrerà produrre altresì una delega sottoscritta dall'intestatario della pratica con firma semplice accompagnata da un valido documento in fotocopia del delegante.

L’accertamento viene effettuato presso la sede della Commissione Piazza Massimo, 1 Tivoli, Distretto Sanitario (edificio sottostante l’ospedale di Tivoli). Per ulteriori informazioni sull’attività della Commissione è possibile contattare la Segreteria della Medicina Legale di Colleferro tel. 0697097564, fax 0697097563. Ricordiamo che non ci sono vincoli territoriali dove rivolgersi per il rinnovo della patente, ovvero, tutti i residenti nella regione possono rivolgersi presso la commissione che ritengono più vicino casa, anche se in altra provincia. Tutto sul rinnovo della patente nel Lazio

 

 

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8 MAGGIO 2012: LA CAMERA DEI DEPUTATI APPROVA LA LEGGE CHE CONSENTE IL TRAPIANTO DA VIVENTE DI PARTE DEL POLMONE PANCREAS E INTESTINO

 

Via libera definitivo da Montecitorio alla legge “Norme per consentire il trapianto parziale di polmone, pancreas e intestino tra persone viventi”.  Il testo è la risultanza di tre proposte di legge presentati in parlamento: "1) In deroga al divieto di cui all’articolo 5 del codice civile è ammesso disporre a titolo gratuito di parti di polmone, pancreas e intestino al fine esclusivo del trapianto tra persone viventi. 2) Ai fini di cui al comma 1 si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni della legge 26 giugno 1967, n. 458, e del regolamento di cui al decreto del Ministro della salute 16 aprile 2010, n. 116." Negli intenti questa legge dovrebbe consentire di curare più adeguatamente persone con gravi malattie, quali la fibrosi cistica, consentendo ai familiari di donare parte degli organi in base alla legge sulla donazione degli organi da vivente in vigore. Riportiamo, in PDF, per chi vuole approfondire, il resoconto della seduta parlamentare estratto dal sito della Camera dei Deputati, ed il testo unificato della legge. Ora il testo passa al Senato.

aggiornamento 26 giugno: La commissione Sanità del Senato ha approvato il DDL, che ora passa all'approvazione dell'aula.

(Resoconto parlamentare seduta 628 del 8 maggio 2012 ) (Testo unificato DDL )

 

 

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4 MAGGIO 2012: ROMA AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI DAL 14 MAGGIO CHIUDE UNA SALA DIALISI

 

Alla pubblicazione della proposta di Atto Aziendale, dove l’Unità Operativa Complessa di Nefrologia e Dialisi veniva declassata in Unità Operativa Semplice Dipartimentale, il Direttore Generale ci aveva rassicurati che niente sarebbe cambiato per i malati e che potevamo aspettarci solo un aumento dell’attività. La realtà è che dal 14 maggio prossimo, causa la mancanza di personale, chiude la sala dialisi del primo piano, nei turni dispari pomeriggio. 9 posti di emodialisi restano chiusi. Ora la sala resta aperta solo nei turni di mattina. Di fatto il centro di emodialisi di 18 posti suddivisi in 2 sale su 2 piani si avvia ad essere dimezzato. A tutte le persone interessate è stata garantita la continuità assistenziale, ciò ha comunque creato delle difficoltà a causa della necessità di riorganizzare le giornate. Ma il fatto grave è che ad altre persone viene impedito di accedere al servizio pubblico. L'Associazione ha scritto alla direzione dell'Azienda Ospedaliera chiedendo di rivalutare le decisioni assunte per far si che possa essere garantita l’assistenza alle persone nefropatiche del territorio erogando tutta l’attività necessaria.

AGGIORNAMENTO: Immediata la lettera di risposta del Direttore generale che conferma la chiusura, ma lascia perplessi sulle giustificazioni.

(La lettera dell'Associazione con la risposta del Direttore Generale )

 

 

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30 APRILE 2012: REGIONE LAZIO QUANDO L'ASSENZA DI REDDITO DIVENTA UNA RICCHEZZA

 

Che le ASL della nostra Regione stiano cercando tutti i cavilli per non erogare i contributi o i servizi ai malati è risaputo, ma che l’assenza di reddito individuale diventi una ricchezza ci mancava. Lo apprendiamo, navigando all’interno del sito della Regione Lazio dall’attività dei consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo in riferimento all’applicazione della legge regionale 41/2002, quella che ci riguarda dei contributi per le spese di trapianto d’organo. I consiglieri hanno prima presentato il 21 marzo una interrogazione a risposta immediata, poi in assenza di risposte, il 16 aprile una proposta di legge di modifica dell’art. 2 della legge regionale. Il caso a cui la proposta fa riferimento è di una famiglia di 3 persone il cui reddito complessivo supera i 55.000 euro, previsti dalla normativa, quale reddito individuale per accedere ai contributi, dove nel nucleo familiare la persona in attesa di trapianto è il minore senza reddito. A quanto si apprende la ASL di residenza di questa famiglia considera l’inesistenza del reddito del minore quale parte del reddito familiare e quindi, superando i 55.000 euro di reddito, per il lavoro dei genitori, previsti dalla legge non eroga i contributi, lasciando il costo sociale del trapianto a carico della famiglia. Complimenti al zelante funzionario della ASL e ai funzionari regionali che non hanno risposto all'interrogazione, e poi vengono a raccontarci che si fa di tutto per incentivare i trapianti.

(L'interrogazione e la proposta di legge )

 

 

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18 APRILE 2012: ASL ROMA E DAL PRIMO MAGGIO CHIUDE IL TURNO PARI MATTINA DI EMODIALISI ALL'OSPEDALE SANTO SPIRITO

 

Viene comunicato in questi giorni alle persone in terapia emodialitica presso l’ospedale Santo Spirito, nel turno pari mattina, la soppressione del turno dal primo maggio prossimo a causa della mancanza di personale. A quasi tutte le persone interessate è stata comunicata la continuità assistenziale in altri turni. Mentre per quanti provengono da più lontano è stato assicurato l’interessamento per l’accoglienza in altri centri dialisi. Ciò sta creando delle difficoltà personali a causa della necessità di riorganizzare le giornate o cambiare centro dialisi e medici curanti. Ma il fatto grave è che ad altre persone viene impedito di accedere al servizio, provocando così, una riduzione sostanziale della ricettività dell’ospedale, che causa le note vicende del debito sanitario regionale non promette nulla di buono. L'Associazione ha scritto alla direzione della ASL RM E chiedendo di rivalutare le decisioni assunte per far si che possa essere garantita l’assistenza alle persone nefropatiche del territorio nell’unica struttura nefrologica aziendale della ASL Roma E, riconosciuta Centro di Riferimento Regionale, erogando tutta l’attività necessaria.

AGGIORNAMENTO: Il 2 maggio si è tenuta una audizione con la Commissione Servizi sociali ed educativi del XVII Municipio, dove si trova l'ospedale S. Spirito. La commissione dopo aver ascoltato la relazione dell'associazione e del responsabile della nefrologia Dr Spinelli ha raccolto la proposta di sostenere la ASL RM E nella richiesta di deroga presso la Regione Lazio per l'assunzione di medici nefrologi.

 

(La lettera dell'Associazione )

 

 

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13 APRILE 2012: ASL ROMA G INCERTEZZA SUL FUTURO DEL TURNO NOTTURNO DI EMODIALISI ALL'OSPEDALE DI PALESTRINA

 

Continua l'opera di "razionalizzare" l'assistenza emodialitica ambulatoriale nella ASL ROMA G, ora nell'incertezza del futuro è il turno di emodialisi notturno presso la UO di Nefrologia e Dialisi dell'ospedale di Palestrina. Il turno fu attivato con una deliberazione annuale di attività libero professionale per il personale addetto, dal 1 gennaio scorso la deliberazione non è stata rinnovata, ma il turno prorogato mensilmente, dal 1 aprile è stato ulteriormente prorogato per 15 giorni ed ora non si sa più nulla.

Le persone interessate al turno, già dal 1 aprile, sono state avvertite sulla eventualità di recarsi presso altri centri dialisi se il servizio verrà soppresso, in quanto il centro è al massimo della ricettività. Ad oggi non è stato comunicato se dopo il 15 aprile il servizio continuerà. L'associazione già dal 3 aprile scorso ha scritto, senza risposta, ai vertici della ASL RM G. Se il turno verrà chiuso, di fatto, si riducono le potenzialità operative del centro di emodialisi.

AGGIORNAMENTO 20 giugno: il turno di emodialisi notturno è stato prorogato dalla ASL RM G fino al 31 dicembre.

(La lettera dell'Associazione )

 

 

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11 APRILE 2012: ASL ROMA H CHIUDE UN TURNO POMERIDIANO DI EMODIALISI ALL'OSPEDALE DI ANZIO

 

La conferma ufficiale è arrivata oggi dalla direzione generale della ASL Roma H rispondendo ad una nota inviata dall'Associazione, anche se tutte le persone interessate erano state informate per tempo. Sabato 14 aprile prossimo è l'ultimo giorno di attività del turno pomeridiano di emodialisi della UOC di Nefrologia dell'ospedale di Anzio, centro di riferimento regionale.

Le motivazioni date dal Dr Cicogna Direttore Generale e dal Dr Cipolla Direttore sanitario, sono la mancanza di personale ed il silenzio della Regione Lazio alle richieste, si legge nella nota:

".... sono cessati dal servizio numerosi infermieri che non è stato possibile sostituire a causa del blocco del turn over imposto dal piano di rientro. Per la stessa regione non è stato possibile sostituire altre due infermiere che si sono assentate per maternità in quanto al momento è consentita la sola sostituzione di personale che si assenta fruendo di una aspettativa senza assegni. Le richieste inviate alla Regione, anche nel recente passato, per ottenere la sostituzione degli operatori cessati purtroppo non hanno prodotto gli effetti sperati....."

Questa ultima frase sembra diretta al Consigliere regionale Maurizio Perazzolo Presidente della Commissione Consiliare per le politiche sociali al quale è cointestata la nota e che presumibilmente si è interessato della questione.

Pur se alle persone che ne usufruivano è stata garantita la continuità assistenziale in altri turni, o presso le UDD, sono, comunque, stati provocati dei disagi per la necessità di riorganizzarsi le giornate, ma il grave è che ad altre persone viene impedito di accedere al servizio, provocando così, di fatto una riduzione sostanziale della ricettività dell’ospedale.

(La risposta della ASL con la lettera dell'Associazione )

 

 

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29 MARZO 2012: ASL ROMA G CITTADINANZATTIVA DENUNCIA IL RISCHIO DELLA CHIUSURA DEL CENTRO DIALISI DELL'OSPEDALE DI SUBIACO, LA ASL SMENTISCE, MA SCOPRE QUANDO COSTA QUEL CENTRO DIALISI.

 

Non trova pace, l'assistenza emodialitica nella ASL ROMA G. Dopo le vicende di Valmontone e Colleferro arriva Subiaco, dove Cittadinanzattiva in un articolo pubblicato oggi su Il Messaggero denuncia il rischio di chiusura da lunedì del centro dialisi, dell'ospedale di Subiaco strutturato quale Unità di Dialisi Decentrata dell'ospedale di Tivoli, attivo dal 2007 con 4 posti e 15 persone in terapia. La ASL smentisce, ma dalla risposta del Direttore generale, ci si accorge di quanto costa quel centro dialisi. Infatti per il funzionamento dei turni, il personale, medico ed infermieristico, viene ogni volta inviato dall'ospedale di Tivoli in attività di intramoenia, con costi già segnalati dall'associazione anche alla Regione Lazio. Ora, sembra che il personale infermieristico verrà addestrato tra i dipendenti in servizio a Subiaco, da quando sappiamo, già a Subiaco il personale è ridotto, viene da chiederci dove lo reperiranno. Vogliamo, però sperare che il centro non chiuda e che i risparmi vengano nuovamente investiti per garantire l'assistenza ai nefropatici della ASL. Pubblichiamo la delibera 36/2010 con il programma dell'attività per il 2011, dove sono rilevabili i costi, ora soggetti a revisione.

AGGIORNAMENTO: la ASL RM G ha prorogato fino al 31 dicembre il regime di intramoenia con il quale vengono retribuiti gli operatori dell'ospedale di Tivoli che si recano a Subiaco per effettuare le sedute di emodialisi, nel frattempo sono stati reclutati degli infermieri dell'ospedale di Subiaco che devono essere addestrati per continuare l'attività del centro dialisi, e risparmiare sul costo del personale.

(La delibera 36/2010 della ASL RM G ) (L'articolo de Il Messaggero )

 

 

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28 MARZO 2012: ASL ROMA G DOPO IL NO AL NUOVO CENTRO DIALISI DEL VALMONTONE HOSPITAL, DAL PRIMO APRILE CHIUDE IL TURNO DI EMODIALISI NOTTURNO PRESSO L'OSPEDALE DI COLLEFERRO

 

Dopo la decisione, per noi incomprensibile, di aver “cestinato” il nuovo centro di emodialisi presso il Valmontone Hospital che avrebbe dovuto accogliere le numerose persone del territorio che non trovando posto nei centri ospedalieri di Colleferro e Palestrina, si recano in centri ben più distanti, anche 40 km da casa. Un’altra tegola si abbatte sui malati del territorio. Dal primo aprile chiude il turno notturno di emodialisi attivato dalla nefrologia dell’ospedale di Colleferro. Pur se alle persone che ne usufruivano è stata garantita la continuità assistenziale in altri turni, provocandogli comunque dei disagi per la necessità di riorganizzarsi le giornate, il fatto grave è che ad altre persone viene impedito di accedere al servizio, provocando così, di fatto una riduzione sostanziale della ricettività dell’ospedale. Motivazione che è stata data alle persone interessate e che abbiamo verificato, è la mancanza di personale infermieristico. Ci chiediamo, fin dove si abbatterà la scure dei tagli nel territorio? Possibile che nessuno abbia la capacità di fare due conti, magari aiutati dai dati del Registro Dialisi Lazio pubblicato dall’Agenzia di Sanità Pubblica per verificare le necessità per l’assistenza nefrologica e la terapia emodialitica?

(L'associazione scrive ai vertici della ASL RM G )

 

 

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22 MARZO 2012: CENTRO DIALISI DI SEZZE FIRMATO UN ACCORDO TRA LA ASL DI LATINA ED IL COMUNE PER REALIZZARE UNA R.S.A. CON IL NUOVO CENTRO DIALISI AL SAN CARLO

 

Tratto dal comunicato dell’ufficio Stampa del Comune di Sezze

Una Residenza Sanitaria Assistenziale nell’ospedale del comune lepino. E’ stato firmato martedì il protocollo d’intesa tra l’Azienda USL di Latina e il Comune di Sezze per l’istituzione di una Residenza Sanitaria Assistenziale (Rsa) presso l’Ospedale Distrettuale di Sezze. Entrambi gli enti, rappresentati dal direttore generale Renato Sponzilli ed il sindaco Andrea Campoli, hanno mostrato il comune interesse a realizzare una Rsa, con servizio dialisi, all’interno dei locali del nosocomio setino. Il San Carlo è stato riconvertito in Ospedale Distrettuale e nella dotazione di posti letto è stata prevista l’attivazione di una Rsa con 64 posti letto. L’ente comunale, come riportato nel protocollo d’intesa, “si dichiara disponibile a collocare all’interno dell’ospedale distrettuale S. Carlo la Rsa già prevista in altra area del Comune e a contribuire integralmente alla necessaria ristrutturazione e adeguamento alle norme vigenti dei locali oggetto dell’intervento, nonché alla dotazione strumentale di arredi e quant’altro necessario per il funzionamento della stessa, con i fondi derivanti dal finanziamento di cui al Piano decennale in materia di edilizia sanitaria ex art.20 legge n.67/88 Primo triennio D.p.c.m. 22.12.89”. Il Comune di Sezze, inoltre, si assume l’obbligo di redigere la progettazione preliminare, in collaborazione con la Asl, al fine di ottenere le autorizzazioni di legge; sviluppare in termini esecutivi i costi di realizzazione relativamente al valore tecnico dell’opera; eseguire l’intervento in termini di realizzazione delle opere necessarie tramite procedura di evidenza pubblica; fornire, tramite acquisizione per mezzo di procedura di evidenza pubblica, il complesso degli arredi e di tutte le attrezzature e dotazioni necessarie per ottenere le autorizzazioni di legge dell’avvio della gestione. L’azienda Usl Latina si impegna, invece, ad assumere tutte le iniziative opportune per consentire al Comune l’adempimento nei tempi strettamente necessari per l’acquisizione di tutte le autorizzazioni di legge, per lo svolgimento delle attività tipiche della RSA. Il progetto esecutivo, sviluppato dall’ente comunale, verrà revisionato ed eventualmente integrato per gli aspetti tecnico - sanitari, completato e sottoscritto dall’Asl Latina. Parimenti, dovrà essere per gli eventuali aspetti urbanistici sottoposto all’ulteriore e definitiva approvazione dell’ente comunale, ed eventualmente, per gli altri aspetti della Regione Lazio. La gestione della Rsa verrà concordata tra le parti da apposita convenzione, in cui saranno indicati anche la durata e l’eventuale attribuzione dei proventi della gestione tra AUSL e Comune e sulla precedenza dei residenti a Sezze e nel Distretto Monti Lepini nella lista d’attesa di accesso alla RSA. “Esprimo grande soddisfazione – ha dichiarato il Sindaco Andrea Campoli - per aver raggiunto questa intesa che offre da una parte soluzioni ad una vicenda ultradecennale inerente la costruzione della Rsa e dall’altra pone le basi per un rilancio sostenibile della struttura ospedaliera. In questo contesto possiede particolare importanza la decisione di realizzare un nuovo centro dialisi in un’altra area della struttura più comoda e accessibile, al servizio della Rsa e dei pazienti esterni.

Il protocollo, ora dovrà essere ratificato dalla Giunta comunale e dal Direttore Generale della ASL

(il protocollo d'intesa )

 

 

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22 MARZO 2012: DIALISI AL VALMONTONE HOSPITAL 5 CONSIGLIERI COMUNALI PRESENTANO UNA INTERROGAZIONE URGENTE AL SINDACO DI VALMONTONE

Piero Attiani, Luigi Ruggeri, Roberto Viganò, Alberto Latini e Massimiliano Di Santo, consiglieri comunali di Valmontone, alla decisione della ASL RM G di "cestinare" il centro dialisi al Valmontone Hospital non ci stanno e presentano una interrogazione urgente al Sindaco di Valmontone Dr. Egidio Calvano. Dopo aver riassunto le vicende del centro dialisi, ricordato il progetto di sviluppo del Valmontone Hospital e le recenti dichiarazioni del Sindaco stesso in Consiglio Comunale chiedono al Sindaco di sapere se le notizie da noi riportate sono vere, se si da conoscere le valutazioni della ASL RM G che hanno portato alla decisione, se è stata data una comunicazione ufficiale della decisione e quali iniziative il Sindaco intende prendere. AGGIORNAMENTO L’interrogazione è stata presentata nel Consiglio Comunale del 23 marzo. Il Sindaco non ha ritenuto di dover rispondere, limitandosi a far comunicare dal Presidente del Consiglio che darà delle spiegazioni nei prossimi giorni.

(l'interrogazione )

 

 

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15 MARZO 2012: ASL ROMA G DEFINITIVAMENTE CESTINATO IL CENTRO DIALISI AL VALMONTONE HOSPITAL

 

L’intervento di Striscia la Notizia, non è servito a risolvere il problema, ma ha fatto uscire allo scoperto chi per anni ha nascosto le decisioni già prese. Le notizie che abbiamo non sono ufficiali, ma le fonti del Consiglio Regionale e del Comune di Valmontone, sicuramente si. Il 13 marzo scorso si è tenuta presso l’assessorato alla Sanità l’ennesina riunione sulla possibilità di apertura del centro dialisi presso il Valmontone Hospital di Valmontone territorio della ASL RM G, centro realizzato da anni e inaugurato 2 volte, in una struttura di proprietà pubblico privato, in quanto il 51% della proprietà è pubblica suddivisa tra ASL RM G e Comune di Valmontone. In questa riunione su “valutazione” della ASL RM G, presente alla riunione con i vertici aziendali, è stato deciso che il centro non serve in quanto il territorio è ben servito dai centri dialisi degli ospedali di Colleferro e Palestrina. Siamo rimasti sconcertati dalle prime indiscrezioni ricevute, tanto che abbiamo cercato le conferme. Ci chiediamo chi ha redatto queste valutazioni? E come mai non sanno che ci sono persone anziane del territorio di Valmontone e dintorni che effettuano dialisi ad Anagni, Fiuggi, Guidonia, ovvero a 30-40 chilometri da casa. Bastava informarsi presso l’Agenzia di Sanità Pubblica e chiedere i dati aggiornati del Registro Dialisi Lazio per avere queste informazioni. Come fa la ASL a non sapere che i due centri dialisi ospedalieri hanno la lista di attesa per accedere alla dialisi ambulatoriale?

A queste domande cercheremo le risposte, ma intanto la decisione “irrevocabile” è presa.

 

 

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9 MARZO 2012: REGIONE LAZIO "INDIETRO TUTTA" ALLA NOMINA DI UN DENTISTA PRESIDENTE DELL'AGENZIA REGIONALE TRAPIANTI LAZIO

 

 

La mancata pubblicazione dei curricula del Presidente e dei 2 V. Presidenti dell'Agenzia Regionale dei Trapianti non poteva che sollevare curiosità. Sono passate 24 ore dalla nostra diffusione della notizia. Il Corriere della Sera con un approfondito articolo pubblica i dati essenziali degli eletti, dove si evince chiaramente un accordo politico in Consiglio Regionale. Giuseppe Scaramuzza segretario di Cittadinanzattiva Lazio chiede il ritiro del decreto.

«Non hanno i requisiti, chiediamo l’immediato ritiro del decreto. Siamo scandalizzati e preoccupati per la sicurezza dei pazienti in attesa di trapianto. Nominare un dentista e un ferroviere della Cgil alla carica rispettivamente di presidente e vicepresidente non è accettabile. C'è un limite a tutto. E' davvero così difficile in questo Paese far valere il merito e le competenze senza nessuna appartenenza partitica? E poi la nomina è avvenuta senza nessun curriculum accessibile. Chiediamo che si rendano pubblici sul sito della Regione i curricula per essere smentiti. Queste nomine ci fanno pensare a un vero e proprio accordo tra maggioranza ed opposizione ed in particolare con il Partito Democratico».

Alle ore 11,00 la Regione Lazio con una nota della Adnkronos ordina "indietro tutta":

Roma, 9 mar 11:00. (Adnkronos) - ''Contrariamente a quanto pubblicato oggi su un quotidiano, non è stata effettuata alcuna nomina relativa ai vertici dell'Agenzia regionale per i trapianti''. E' quanto precisa una nota della Regione Lazio, riferendosi alla notizia riportata da un quotidiano sulle polemiche per la nomina di un dentista alla guida dell'agenzia regionale per i trapianti. ''Il decreto a cui si fa riferimento nell'articolo - prosegue la nota - esprime una mera designazione da parte del Consiglio regionale che deve essere sottoposta alla presidenza della Giunta regionale per verificare la rispondenza o meno ai requisiti necessari". "La nomina dei vertici dell'Agenzia - continua – viene formalizzata, infatti, esclusivamente con decreto della presidente della Regione Lazio, come previsto dallo Statuto regionale, sia per quanto concerne il presidente dell'Agenzia, per il quale non e' richiesta la designazione da parte del Consiglio, sia riguardo ai due vicepresidenti nonché del collegio dei revisori, designati, e non nominati, dal Consiglio regionale''.

Giulia Rodano, consigliere regionale vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Lazio commenta la vicenda: "La mancata ratifica di una nomina sbagliata è semplicemente un atto dovuto: l'agenzia regionale dei trapianti ha una funzione tecnico - scientifica, ed è ovvio che a gestirla debbano essere scienziati esperti, non manager indicati dai partiti. La legge istitutiva parla di almeno 'due esperti' tra presidente e i due vicepresidenti. E' quindi doveroso, innanzitutto, che la Commissione Sanità della Regione Lazio acquisisca al più presto i curricula e si pronunci sulla questione - aggiunge - E mi auguro poi che intervenga tempestivamente anche il ministro Balduzzi, prima della firma della delibera d'insediamento da parte del Presidente della Giunta. Mi auguro che anche il ministro chieda l'accesso ai curricula, perché se è vero che il Servizio sanitario regionale del Lazio è sotto costante osservazione, sarebbe anche auspicabile che ad evitare nuovi sprechi, nuovi errori, nuove scelte incongrue ci fossero talvolta interventi preventivi del Governo".

Dopo la denuncia l'indietro tutta e le inevitabili polemiche politiche. In serata il Tar ha accolto la richiesta di sospensione del provvedimento di designazione rinviando alla camera di consiglio del 28 marzo per la discussione. A presentarlo è stato l'avvocato Gianluca Piccinni che tutela gli interessi dell'attuale commissario dell'Agenzia per i trapianti del Lazio, il professor Carlo Umberto Casciani. Per l'avvocato, «è un provvedimento ambiguo, con numerosi vizi procedurali e difformità rispetto alla Statuto dell'Agenzia».

AGGIORNAMENTO: il decreto è stato revocato dal Presidente il 20 marzo, prima dell'udienza del TAR.

(l'articolo del Corriere della Sera )

 

 

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7 MARZO 2012: REGIONE LAZIO NOMINATO IL NUOVO PRESIDENTE DELL'AGENZIA REGIONALE TRAPIANTI LAZIO

 

Con decreto del Presidente del Consiglio regionale n. 92 del 15 febbraio scorso, pubblicato oggi sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, è stato nominato, dopo 3 anni di commissariamento, Gaetano MARCELLO presidente dell'Agenzia Regionale Trapianti Lazio, Vice Presidenti sono stati nominati Pietro ALIMONTI e Aldo D'AVACH. Così come si evince dalla legge regionale 37/2003, i due Vice, sono espressione politica di maggioranza e opposizione. I nomi dei 3 nominati sono stati scelti dall'esame dei curricula come dall'avviso pubblico del 2008, ma non sono stati allegati al decreto. La legge 37/2003 prevede all'art. 5 Comma 3 che il presidente e i vice presidenti sono nominati dal consiglio regionale con voto limitato a due tra esperti di riconosciuta competenza e qualificazione scientifica in materia di trapianti. Il presidente è nominato su designazione del presidente della giunta regionale. Lascia, quindi, l'Agenzia dopo averla creata e condotta per 9 anni il Prof. Carlo Umberto Casciani, al quale va la nostra stima per il lavoro svolto in questi anni. Auguri alla nuova presidenza.

(il decreto 93/2012 )

 

 

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6 MARZO 2012: ROMA SI E' COSTITUITA L'ASSOCIAZIONE FORUM SPORT ITALIA - TRAPIANTATI E DIALIZZATI

 

 

Maria Teresa Rodriquez (APRO Sicilia), Roberto Costanzi (Malati di Reni Lazio), Rosaria Napoli (ANERC Campania), Giuseppe Canu (ASNET Sardegna), Loriana Collaveri (ATTO Toscana), Michael Prenner (Transpalnt Sport Club Südtirol - Alto Adige).

Il 3 marzo si è costituito a Roma il Forum Sport Italia, associazione di carattere nazionale che vede soci promotori il Transpalnt Sport Club con il Forum Nazionale delle Associazioni di Dializzati, Trapiantati e di Volontariato con tutte le associazioni aderenti. Scopo della nuova associazione è far partecipare alle attività sportive associazioni, singoli dializzati e trapiantati che fino ad oggi non hanno trovato la possibilità di partecipare a gare sportive mantenendo la propria identità. Primo importante appuntamento per Forum Sport Italia, referente nazionale per i Campionati Europei Trapiantati e Dializzati che si terranno a Zagabria dal 18 al 26 agosto prossimo, dove si disputeranno gare con le seguenti discipline di atletica leggera, salto in alto, salto in lungo, lancio del peso, bowling, mini maratona, ciclismo, badminton, golf, tennis tavolo, nuoto, tennis, freccette, bocce. Presidente del Forum Sport Italia è stato nominato Giuseppe Canu, Vice Presidente Michael Prenner. Dopo le firme e le foto di rito, tutti i partecipanti alla riunione di costituzione hanno brindato per un giorno che ritengono importante per la vita dell’associazionismo italiano del settore che prospetta nuovi interessanti obiettivi da raggiungere per diffondere la cultura della donazione e della vita.

 

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29 FEBBRAIO 2012: ASL LATINA INCONTRO DELL'ASSOCIAZIONE CON IL DIRETTORE GENERALE SULLE PROBLEMATICHE DEI CENTRI DIALISI DI SEZZE, PRIVERNO E TERRACINA, IL DIRETTORE SPIEGA DIFFICOLTA' E PROGRAMMI.

 

Dr Renato Sponzilli

Si è tenuto oggi l’incontro presso la Direzione Generale della ASL di Latina tra il Direttore Generale Dr. Renato Sponzilli e Roberto Costanzi segretario dell’Associazione Malati di Reni onlus, in merito alle notizie della imminente chiusura del centro dialisi dell’ospedale di Sezze, ed il ridimensionamento dell’attività per i centri dialisi di Priverno e Terracina. Costanzi ha espresso tutte le preoccupazioni delle persone in dialisi presso le strutture, ha esposto delle proposte e sollecitato risposte certe per assicurare che non venga ridotta l’assistenza in nessuna struttura ospedaliera indicata in questi giorni. Il Direttore Generale, ha spiegato all'associazione le difficoltà in corso e i programmi futuri, ha assicurato che nei centri dialisi di Priverno e Terracina non saranno chiusi turni di dialisi verranno messe in atto tutte le possibilità previste dai vincoli del piano di rientro per destinare personale alle strutture. Ha spiegato le motivazioni ricevute dopo l’ispezione dei NAS all’ospedale di Sezze, per il quale è necessario lavorare al tetto sopra il centro dialisi, pertanto l’attività nel centro sarà interrotta quando inizieranno i lavori per il tempo strettamente necessario, nell’impossibilità economica di realizzare all’interno dell’ospedale un centro dialisi in altri locali, le persone in cura decideranno dove essere assistite, al termine dei lavori il centro verrà riattivato. Entro il mese di marzo riprenderanno i lavori presso il Poliambulatorio di Madonna delle Grazie, in quanto la società appaltatrice ha risolto il contenzioso economico, dove verrà realizzato un nuovo centro di 12 posti dialisi più 2 per pazienti HBsAG, che accorperà, secondo i programmi già approvati negli anni passati, i centri di Sezze e Priverno realizzati negli anni ’80, si prevede che i lavori possano terminare entro l’anno. Costanzi ha preso atto delle assicurazioni del Direttore generale ed ha visionato il progetto del nuovo centro dialisi di Madonna delle Grazie, auspicando la possibilità di mantenere gli impegni assunti al fine di mantenere l’offerta di dialisi pubblica sul territorio.

 

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26 FEBBRAIO 2012: ASL LATINA CENTRI DIALISI OSPEDALI DI SEZZE E PRIVERNO, DOPO UNA SETTIMANA DI POLEMICHE POLITICHE L'INTERVISTA AL SEGRETARIO DELL'ASSOCIAZIONE

 

 

(l'intervista di Latina Oggi )

 

Una settimana di polemiche politiche per le problematiche sollevate e soprattutto per la proposta del consigliere regionale Gina Cetrone, in mezzo i dializzati ed il loro futuro. Tutti ora si interessano di loro, la preoccupazione sale tanto che dal centro dialisi di Sezze parte una lettera aperta. A questo punto decidiamo di intervenire, ricordando negli anni quanto accaduto e riproponendo una proposta per Sezze già esposta alla precedente direzione della ASL, nell'attesa dell'incontro con il Direttore Generale. Nei prossimi giorni ci saranno altri aggiornamenti.

 

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19 FEBBRAIO 2012: ASL LATINA CENTRI DIALISI OSPEDALI DI PRIVERNO E TERRACINA A RISCHIO I TURNI DI DIALISI. LA SOLUZIONE PROPOSTA DAL CONSIGLIERE REGIONALE GINA CETRONE E' CHIUDERE IL CENTRO DIALISI DELL'OSPEDALE DI SEZZE !!!!!!!!.

 

 

(l'articolo di Latina Oggi )

 

Il Consigliere Regionale Gina Cetrone scopre la dialisi e interviene sulle problematiche della dialisi di Terracina e Priverno, denunciando il rischio di chiusura di turni di dialisi nei due ospedali in quanto, mancano gli infermieri per la copertura dei turni ed in più sono a rischio i turni effettuati in ALPI. La soluzione dei mali chiudere il centro dialisi dell'ospedale di Sezze e "Sarebbe sufficiente, infatti, che i (16) pazienti oggi in dialisi presso l’ex e fatiscente ospedale di Sezze si persuadessero, unitamente al personale medico e paramedico, a trasferirsi in quel di Priverno. In un solo passaggio si risolverebbero tutti i problemi rilevati, a tutto beneficio dei pazienti e del potenziamento del servizio a loro offerto." A parte il tempismo della proposta, il consigliere regionale non fa nessun accenno al nuovo centro dialisi finanziato presso il Poliambulatorio di Madonna delle Grazie di Priverno dove si dovrebbero, nei progetti accorpare i due centri dialisi di Sezze e Priverno in un nuovo e moderno centro dialisi. Ma il consigliere regionale tra le righe dice un'altra cosa per la quale noi ci siamo adoperati lo scorso anno, ovvero che non sarà possibile effettuare turni di dialisi in ALPI per i vacanzieri (e nemmeno per i residenti). La proposta di aumentare l'organico e portarlo a norma di legge regionale, così ben spiegata nell'articolo, non viene neanche presa in considerazione. Sicuramente nei prossimi giorni ci saranno gli aggiornamenti.

 

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18 FEBBRAIO 2012: ASL LATINA CHIUDE IL CENTRO DIALISI DELL'OSPEDALE DI SEZZE, LA NOTIZIA APPRESA DAL QUOTIDIANO LATINA OGGI, L'ASSOCIAZIONE CHIEDE UN INCONTRO AL DIRETTORE GENERALE

 

 

(i due articoli di Latina Oggi )

 

La decisione, si legge nell'articolo è stata presa a seguito della necessità di riparare il tetto dell'ospedale, in quanto il centro è ubicato all'ultimo piano, ma da un precedente articolo si evince che il centro è stato oggetto di una ispezione dei NAS, tempi previsti per i lavori almeno 3 mesi, "tempo e soldi permettendo". Il centro realizzato nel 1987, presenta comunque i segni del tempo, l'associazione è più volte intervenuta inascoltata. Da anni è in fase di realizzazione presso il poliambulatorio ASL di Madonna delle Grazie di Priverno, a pochi chilometri di distanza, il nuovo centro dialisi, che nelle intenzioni deve accorpare sia il centro di Sezze che quello del presidio territoriale di Priverno realizzato nel 1986, ma i lavori ci risulta siano fermi. L'associazione interviene chiedendo un incontro al Direttore Generale della ASL Dr. Renato Sponsilli, ma anche sulla stampa per esprimere il rammarico per il tempo perso e invitare gli esponenti politici ad evitare battaglie di campanile, ma per la corretta gestione delle risorse in campo. Nei prossimi giorni gli aggiornamenti.

 

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3 FEBBRAIO 2012: ASL FROSINONE IN RITARDO DI 5 MESI NEI CONTRIBUTI DELLE SPESE DI VIAGGIO DA E PER I CENTRI DIALISI DENUNCIA SUL QUOTIDIANO LA PROVINCIA INTERVIENE L'ASSOCIAZIONE

 

Nella ASL d Frosinone i contributi da e per i centri dialisi non vengono erogati da 5 mesi, stanchi di aspettare gli interessati inviano una denuncia al quotidiano "La Provincia" e interessano l'associazione che scrive al Direttore Generale, "... La scrivente associazione è intervenuta più volte sia per iscritto, che telefonicamente con i singoli distretti sanitari per sollecitare i pagamenti, in quanto, per le persone in dialisi che non usufruiscono di servizi di trasporto collettivo, le spese sono vive e costanti nel tempo, per questo la citata delibera di Giunta regionale prevede che il contributo deve essere erogato con cadenza mensile e successive circolari hanno scadenzato i tempi delle procedure. Difficilmente un distributore di carburanti erogherà la benzina con la promessa di essere pagato quando la ASL pagherà. ...." Aspettiamo la risposta.

Il successivo 14 febbraio il consigliere regionale Giulia Rodano Vice Presidente della Commissione Sanità presenta una interrogazione in consiglio regionale.

(L'articolo completo e la lettera )  (L'interrogazione del consigliere Rodano )

 

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2 FEBBRAIO 2012: PAVIA OSPEDALE SAN MATTEO, TRAPIANTO DI RENE CON DONATORE A CUORE FERMO

 

All’Ircs San Matteo di Pavia è una realtà: l’equipe del Policlinico ha trapiantato con successo negli ultimi dieci giorni tre pazienti in dialisi da lungo tempo utilizzando un rene prelevato da persone decedute per arresto cardiaco. Si tratta di una donna di 62 anni di Vigevano, di un imprenditore di Milano di 75 e di un casertano di 43. Il protocollo diventato riferimento nazionale si chiama "Programma Alba" per sottolineare “l’inizio di una nuova vita dopo il tramonto di un’altra”. E’ il nome scelto dall’equipe del San Matteo che per la prima volta in Italia ha messo a punto la procedura ed eseguito l’intervento chirurgico. Una operazione avvallata dal Comitato nazionale per la Bioetica e dal Centro Nazionale Trapianti (Cnt) con la collaborazione del Nord italia Transplant, (Nit) l’organizzazione che coordina l’attività di donazioni e trapianti in cinque regioni settentrionali. In Italia un simile protocollo non era mai stato preso in considerazione perché si riteneva un ostacolo insormontabile per il prelievo degli organi il periodo di 20 minuti previsto dalla legge per l’accertamento della morte dopo l’arresto cardiaco: “I medici ritenevano che i venti minuti di assenza di circolazione del sangue potessero danneggiare gli organi da trapiantare in modo irreversibile – spiega il responsabile del centro trapianti del rene del San Matteo dott. Massimo Abelli - In realtà in nessun altro Paese del mondo è previsto un tempo così lungo: si va infatti dai 2 ai 10 minuti. Il San Matteo ha dimostrato che, attraverso una buona organizzazione, è possibile minimizzare gli effetti negativi sugli organi nei 20 minuti di accertamento”. E non solo. L’esperienza di Pavia dice anche che la risposta della popolazione alla proposta di donazione secondo il protocollo Alba è stata del tutto positiva, con un tasso di opposizione inferiore al 6 per cento. Il programma Alba è stato possibile grazie anche a un finanziamento della Regione Lombardia che ha creduto e investito nel progetto del San Matteo. Solo ospedali attrezzati come il San Matteo, possono essere in grado di applicare questo protocollo: sono,infatti, necessari alti profili professionali, una ottimizzazione delle specialità e un affiatamento tra le diverse équipe. Inoltre, è fondamentale una forte integrazione tra ospedale e territorio, in pratica una stretta collaborazione con il 118, il sistema di soccorso territoriale. Ufficio Stampa San Matteo Serena Cipolla 01/02/2012

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1 FEBBRAIO 2012 CENTRO NAZIONALE TRAPIANTI PRESENTATI I DATI DEL 2011, DATI SOSTANZIALMENTE STABILI

 

dott. Alessandro Nanni Costa

Nella sede del Ministero della Salute, alla presenza del Ministro prof. Renato Balduzzi, è stato presentato il Report 2011 sull'attività di donazione e trapianto in Italia, a cura del Centro Nazionale Trapianti, presenti il Direttore del Centro, dott. Alessandro Nanni Costa e il Capo Dipartimento della sanità pubblica e dell'innovazione del Ministero della Salute, dott. Fabrizio Oleari.

 

Di seguito riportiamo parte del documento del Centro Nazionale Trapianti. L'invito alla lettura è di leggere i numeri in assoluto, dai quali possiamo dire che a parte piccole variazioni in più o meno i dati del 2011 sono sostanzialmente stabili rispetto al 2010. Spicca il dato positivo del calo delle opposizioni alla donazione segno che l'Italia comprende il significato del dono, e il dato negativo della diminuzione degli accertamenti di morte cerebrale, che non vuol dire che muoiono meno persone.

 

I DATI

Confronto con l'Europa

Per fare un confronto tra i paesi europei, date le differenze di popolazione, si utilizza un dato che esprime il numero dei donatori per milione di abitanti (pmp). L’Italia con 21.7 donatori per milione è terza tra i grandi paesi europei dopo la Spagna (29.2) e la Francia (22.8) con valori più elevati rispetto al Regno Unito (10.4) ed alla Germania (15.8). La media europea è 16.9 donatori per milione. Il dato italiano è superiore del 25 % alla media europea.

Accertamento di morte

Il numero assoluto degli accertamenti di morte con standard neurologico in Italia nel 2011 è stato di 2257, in lievissima diminuzione rispetto al valore di 2289 registrato nel 2010. Il dato nazionale per milione di abitanti è pari a 37.4 con una differenza tra le regioni del Centro-Nord e quelle del Centro- Sud. Nelle regioni del Centro-Nord il valore medio del dato si attesta intorno ai 42.7 donatori per milione di abitanti, con la Toscana a fare da traino con i suoi 75.8. Nelle regioni del Centro Sud il valore medio si attesta sui 30.7 donatori per milione di abitanti con punte quali Lazio e Sardegna i cui numeri sono del tutto paragonabili a quelli delle regioni del Centro-Nord.

Donazioni

Il numero complessivo dei donatori nel 2011 è 1309 contro i 1301 dell’anno precedente, con una crescita totale del 0.6%. Il trend di crescita si è stabilizzato nel secondo semestre dell’anno, periodo in cui sono stati registrati 685 donatori contro i 624 del primo semestre, con un incremento relativo del 9.7%. La regione con il più alto tasso di donazione in Italia è la Toscana. Il tasso di donazione aumenta anche in Veneto, nelle Marche e in Liguria. I dati sono stabili in Lombardia, Toscana e Puglia. È stata registrata una significativa diminuzione del tasso di donazione in Emilia (-5.4 pmp) e in Piemonte (-3.2 pmp). Sebbene il tasso di donazioni sia maggiore nelle regioni del Centro-Nord rispetto a quelle del Centro-Sud, dal confronto tra i dati del 2010 e quelli del 2011 emerge un incremento diffuso del tasso di donazione anche nelle regioni del Centro-Sud con l’eccezione della Basilicata e dell’Abruzzo-Molise.

Opposizioni

Nel 2011 rispetto al numero registrato degli accertamenti di morte con standard neurologici le opposizioni sono state il 28.3 %, in forte diminuzione rispetto 2010 (- 3.2 %). Nel secondo semestre dell’anno 2011 la percentuale di opposizione è scesa al 25.8%. Con questi dati l’Italia si posiziona al secondo posto dopo la Spagna, notoriamente primo paese europeo per il numero di donazione di organi e con la percentuale minore di opposizioni (18%), ma prima di paesi con una popolazione paragonabile quali Francia, Germania, Regno Unito che hanno una percentuale di opposizione superiore al 30%.

Donatori utilizzati

Il numero totale di donatori utilizzati nel 2011 è stato 1113 contro i 1095 del 2010 con un aumento percentuale di circa 1.6%. Rispetto a questo dato l’Italia presenta una situazione variegata: benché si mantenga il trend Nord-Sud rispetto al tasso di donatori utilizzati per milione di abitanti (maggiore al Nord che al Sud), l’incremento è a macchia di leopardo sul territorio nazionale. Così la regione con l’incremento maggiore di donatori utilizzati per milione di abitanti, rispetto allo scorso anno, è la Sardegna, seguita dalla Liguria e subito dopo dalla Toscana. Un incremento significativa si registra anche in Calabria, Veneto, Campania, Umbria e Sicilia. Mentre in regioni quali Emilia Romagna, Piemonte, e Abruzzo si registra una diminuzione del tasso di donatori utilizzati.

Trapiantati

I pazienti trapiantati in numero assoluto sono 2940, 64 in più rispetto al 2010. Nel 2011 è aumentato anche il numero degli organi trapiantati pari a 3135 contro 3068 dell’anno precedente. In particolare è aumentato il numero dei trapianti di rene (1539 vs 1512), di fegato (1017 vs 1002), di cuore (276 vs 273), di polmone (119 vs 107), di pancreas (58 vs 47). Anche il numero dei trapianti di rene da vivente è aumentato del 13%. I trapianti di intestino e multiviscerali diminuiscono da 6 a 4.

Trapianto di rene da vivente

Un dato molto significativo è rappresentato dall’aumento del numero dei trapianti di rene da vivente che è stato pari al 13%. Da notare che c’è una spiccata polarizzazione di genere tra donatori e riceventi: il 69% dei donatori è di genere femminile contro il 31% di genere maschile; in particolare il 36% dei reni trapiantati da donatore vivente è donato dalla madre a un figlio, il 29% dalla moglie al marito. L’incremento dei trapianti di rene da vivente e la promozione di questa scelta terapeutica rappresentano nel loro insieme un obiettivo strategico della Rete Nazionale Trapianti anche nell’ottica di un progressivo aumento dell’aspettativa di vita della popolazione italiana e di un conseguente innalzamento dell’età media dei donatori per quanto concerne il prelievo di organi da cadavere.

Liste d'attesa

In Italia il totale dei pazienti in lista d’attesa nel 2011 è stato pari a 8783, con una diminuzione significativa (-7.44%) di 706 pazienti rispetto al 2010. Dei pazienti iscritti in lista, 6594 sono in attesa di un trapianto di rene con un tempo medio di attesa in lista pari a 3.04 anni; 1000 per un trapianto di fegato con un tempo medio di attesa in lista pari a 2.17 anni; 733 per un trapianto di cuore con un tempo medio di attesa in lista pari a 2.57 anni; 238 per un trapianto di pancreas con un tempo medio di attesa pari a 3.68 anni; 382 per un trapianto di polmone con un tempo medio di attesa pari a 2.16 anni.

La percentuale di decessi per i pazienti in lista d’attesa è dell’1.87% nel 2011 per il trapianto di rene, del 7.16% per il trapianto di fegato, dell’8.22 % per il trapianto di cuore, del 10.2% per il trapianto di polmone, dello 0.98% per il trapianto di pancreas.

 

(il testo completo del documento CNT ) (il report 2011 )

 


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19 GENNAIO 2012: LAZIO - DIFFUSI DAL CENTRO REGIONALE TRAPIANTI LAZIO I DATI DELLE DONAZIONI E TRAPIANTI DEL 2011

 

Pr. Domenico Adorno

La relazione del Pr. Domenico Adorno Coordinatore regionale CRTL

 

L'Attività di Segnalazione dei Potenziali Donatori di Organi

(PDO) svolta nei Centri di Rianimazione e Terapie Intensive degli ospedale della nostra regione, con il valore di 43,8 potenziali donatori segnalati per milione di popolazione, è ancora migliorata rispetto al 2010 (+3,1 punti). Le segnalazioni sono pervenute da 23 ospedali della regione e questo dato conferma la capillarità raggiunta dalla Rete Regionale di Donazione e Trapianto e l’impegno dei Coordinamenti Ospedalieri alla Donazione di queste strutture. L'incremento del numero dei PDO è un obiettivo che deve coinvolgere tutte le strutture afferenti alla Rete Regionale Donazione e Trapianto in quanto questo riflette l'andamento dell'invecchiamento della popolazione e sempre più frequentemente soggetti in morte encefalica non sono idonei al prelievo degli organi e tessuti. Infatti, nel 2011, dei 249 soggetti segnalati solo 105, pari al 42 %, sono stati considerati dei PDO e di questi l'81% ha presentato, alla fine delle procedure di accertamento della morte, i requisiti clinici di idoneità per il prelievo di organi. Sono stati prelevati 266 organi tra reni (146), fegato (70), cuore (23), polmoni (22) e pancreas (5), e di questi, dopo una loro ulteriore valutazione clinica e/o istologica, l'85% sono stati trapiantati.

L’incidenza delle opposizioni alla donazione è stata del 29,3% confermando la stessa incidenza dell’anno precedente. Confrontando l'attività di utilizzo degli organi prelevati nel 2011 con quella svolta nel 2010 deve essere sottolineato l’incremento registrato per gli organi salvavita (polmoni, cuore, fegato) e per il pancreas (complessivamente 111 vs 84 del 2010) che ha determinato un aumento del numero di questi trapianti; altresì deve essere segnalato un calo dei reni procurati e trapiantati (116 vs. 148 del 2010). Questo dato è in parte dovuto al fatto che ben 30 reni prelevati sono stati, dopo riscontro istologico, ritenuti non idonei al trapianto da parte dei diversi servizi di anatomia patologia dei centri di trapianto. Fino al 31.07.2011 tale attività era centralizzata presso un unico servizio di anatomia patologica.

L'Attività di Segnalazione dei Potenziali Donatori di Tessuti (PDT), nel corso del 2011 è stata caratterizzata da due importanti fattori:

a) la Banca dei Tessuti Oculari ha diminuito di 5 anni il range superiore di età per l'idoneità al prelievo delle cornee;

b) l'avvio dell'attività di prelievo della Banca di Tessuto Muscolo Scheletrico,

Il primo fattore sebbene abbia determinato un lieve calo nel numero del numero di donatori di cornee rispetto al 2010 (501 vs. 564) ha permesso alla Banca di ridurre il numero delle cornee prelevate e scartate per non idoneità e ciò ha di fatto diminuito in maniera significativa i costi relativi al banking di questo tessuto con solo una lieve contrazione dei tessuti idonei distribuiti (502 cornee prelevate nel Lazio e trapiantate in regione e fuori regione vs. 522 del 2010). All’attività di procurement di cornee nel 2011 hanno partecipato 24 strutture ospedaliere. L'attività di procurement di tessuto muscolo-scheletrico è stata avviata interessando tutte le tipologia di donatore:

─ vivente per la raccolta delle epifisi femorali;

─ cadavere a cuore fermo;

─ cadavere a cuore battente.

L’attività di procurement di tessuto muscolo-scheletrico nel 2011 è stata avviata in 11 strutture ospedaliere.

Questo ha permesso di realizzare, in questo primo anno, 72 donazioni da donatore vivente e 4 prelievi da cadavere. Questa attività di banking ha consentito anche l’avvio della distribuzione di tessuto da parte della Banca ai reparti di ortopedia della regione.

L'Attività di Trapianto di Organi svolta nel corso del 2011 è stata molto complessa ed articolata tra le 5 strutture di trapianto della regione. Nel complesso sono stati eseguiti 285 trapianti anche con organi provenienti da altre regioni nell'ambito di programmi nazionali, interregionali o per accordi tra Regioni:

─ 138 di rene; ─ 98 di fegato; ─ 26 di cuore; ─ 19 di polmone; ─ 4 di pancreas.

Le caratteristiche peculiari di alcuni Centri di Trapianto hanno, inoltre, portato a realizzare dei trapianti combinati ed in particolare:

─ 4 trapianti di fegato-rene; ─ 3 trapianto di rene-pancreas;  ─ 1 trapianto di cuore-polmone.

Tutta questa attività sottolinea l'alta specializzazione professionale raggiunta dai Centri di trapianto della nostra regione.

Le Liste di Attesa hanno registrato un lieve incremento numerico rispetto al 2010 in quanto sono 914 i pazienti iscritti per un trapianto di organo nei Centri di Trapianto del Lazio.

 

(il report completo con le tabelle)

 

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